Consiglio Comunale, Uniti per Ceppaloni chiede l’intervento del Prefetto: “Sia garantito normale funzionamento dell’Assise”

Gli strascichi del primo consiglio comunale della terza era Cataudo si fanno ancora sentire. I quattro consiglieri comunali di Uniti per Ceppaloni dopo aver abbandonato l’aula consiliare per il “rumoreggiare del pubblico e per l’arroganza del sindaco Cataudo che con la vittoria pensa di essere diventato un dittatore” hanno preso carta e penna e scritto al prefetto di Benevento Torlontano.
“Intemperanze e schiamazzi nel Consiglio Comunale del 28/5/2023. Richiesta intervento sig. Prefetto”, recita l’oggetto della missiva. Nello specifico i consiglieri comunali Ettore De Blasio, Emanuela Barone, Bruno Mazzone e Clorindo Tranfa nel comunicare al Prefetto che “sono stati costretti ad abbandonare la seduta consiliare a causa delle ripetute manifestazioni di intemperanza, urla e schiamazzi del numeroso pubblico presente al quale il sindaco Cataudo non ha neppure invitato a porre termine, infrangendo nello specifico l’articolo 17 del Regolamento Consiliare del Comune di Ceppaloni” invocano “per riguardo della sede istituzionale e della Istituzione stessa un comportamento più consono, ad iniziare dal prossimo Consiglio, e il rispetto di norme e regolamenti in materia, prevedendo la presenza non solo della polizia municipale ma anche dei carabinieri, al fine di consentire al singolo consigliere comunale di espletare il proprio mandato popolare senza offese ed ingiurie”. Quindi, la richiesta al prefetto Torlontano di intervenire “per ripristinare il normale funzionamento del Consiglio comunale di Ceppaloni”.
In riferimento all’ultimo Consiglio comunale e alle dichiarazioni del sindaco Cataudo, la consigliera comunale Emanuela Barone afferma: “Il sindaco Cataudo per difendere il suo indifendibile operato continua con le inesattezze, offendendo consiglieri comunali eletti dal popolo. Egli addirittura parla della consiliatura precedente, dimenticando che della stessa è stato vicesindaco per quasi cinque anni, scordando evidentemente e volutamente che se alzavo il dito io lo stesso faceva anche lui, almeno fino a settembre scorso! A proposito, poi, di prendere ordini altrove, Cataudo credo si riferisse a sé stesso, ha sempre preso ordini da qualcuno, ieri come oggi! Onestamente io posso dar conto del mio operato da assessore uscente, per le deleghe di mia competenza, ad iniziare dall’Ambiente dove ho ereditato dalla sua precedente amministrazione una percentuale della differenziata a dir poco scandalosa (41%) e in chiusura di mandato siamo arrivato a quasi il 70%, Cataudo non so cosa può rendicontare della sua attività di vicesindaco e assessore! È vero, ha vinto, al di là di meriti e demeriti, e deve governare, ma dovrà abituarsi a una opposizione seria, propositiva, vera, quotidiana e di controllo che rappresenta oltre il 46% dei votanti, fatta sui temi e non contro qualcuno. Del nostro agire dovrà farsene una ragione!”, conclude la consigliera Barone.

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