Coronavirus nello Sport; Pescara Calcio: mister Legrottaglie, «13 influenzati ma niente tampone»

Nella partita di ieri sera contro il Pescara è sicuramente balzato all’occhio il fatto che, nonostante la partita si disputasse a porte chiuse, i giocatori biancazzurri sono scesi in campo con le mascherine,prontamente fatte togliere dall’arbitro in quanto non previste dal regolamento L’allenatore degli abruzzesi Nicola Legrottaglie, ha spiegato il perchè della scelta. Tra gli abruzzesi c’erano ben tredici casi d’influenza e alla loro richiesta di fare i tamponi si sono sentiti dare una risposta negativa. Da qui la protesta di scendere in campo con le mascherine ben sapendo che le avrebbero dovute togliere ma era solo un pretesto per attirare l’attenzione. La preoccupazione era non solo per gli stessi giocatori influenzati ma anche per gli avversari e con chiunque si andasse a contatto. Legrottaglie esprime categoricamente la sua opinione ovvero che in questa situazione così difficile la priorità è la vita e che il problema si sta sottovalutando. Per l’allenatore la soluzione gusta sarebbe interrompere il campionato perchè si può anche vivere senza calcio per tre o quattro mesi e si potrebbe approfittare della pausa per curarsi e aiutare chi ha bisogno.

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