Ecco le buone notizie di oggi, in modo che chi mi legge in Italia possa iniziare questa nuova giornata all’insegna dell’ottimismo e della speranza! [Bollettino del 7 aprile 2020].
Ecco l’analisi fatta dal Prof. Guido Silvestri medico, scienziato e divulgatore scientifico italiano. Professore ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia e Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center.
1. IL CALO DEI NUOVI CASI IN ITALIA.
Devo ammetterlo: c’è voluto un po’ di più di quanto mi aspettassi dopo la grande chiusura del 9-10 marzo, ma il calo dei nuovi casi (e dei morti per giorno) sta finalmente avverandosi, in modo non velocissimo ma costante [vedete i due grafici postati qui sotto]. Se seguiremo l’esempio della Cina nel giro di 3-4 settimane i nuovi casi saranno ridotti del tutto o quasi. Direi quindi che la “triplice alleanza” di isolamento, immunità naturale ed arrivo della bella stagione sta iniziando a fare effetto in modo significativo. Poi naturalmente NON bisognerà cantare vittoria e mettersi a fare la cicale, ma si dovrà definire la migliore strategia per gestire la transizione pandemia –> endemia (e di questo parleremo nei prossimi giorni).
2. CATASTROFE AMERICA? NO GRAZIE
Due giorni fa un prestigioso giornale italiano intitolava “Catastrofe America”. La situazione è effettivamente critica a New York, e dura a Detroit, Chicago e New Orleans. Vanno invece meglio del previsto le cose a Los Angeles (dove si temeva un disastro), San Francisco, Seattle, Philadelphia, Texas e Florida (oltre che Atlanta). E’ di oggi la notizia che la previsione dei morti totali da COVID-19 in USA del prestigioso Institute for Health Metrics and Evaluation (http://covid19.healthdata.org/) della University of Washington a Seattle, è passata dal range 100.000-240.000 – che aveva fatto gridare alla catastrofe – al range 49.000-136.000. Sempre tanti, ma molto meno della previsione precedente.
3. IL GENERALE BEL TEMPO
Come detto molte volte, si moltiplicano i segnali secondo cui COVID-19 è meno contagiosa ed anche meno letale dove fa più caldo. Ai dati di South-East Asia, Africa, Middle-East e Central America/Caribbean fa riscontro il marcato gradiente di mortalità Nord-Sud che si riscontra in Italia, in Spagna e qui in America, dove l’80% dei morti si contano negli stati più a Nord (dove però vive solo il 40% degli americani). Ricordo che i Coronavirus hanno da sempre un andamento stagionale. Infatti, quando ho chiesto al mio amico Ralph Baric – professore alla University of North Carolina e scienziato che sta a questi virus come Maradona sta al calcio – se il caldo ci aiuterà, la sua risposta è stata: “There is no doubt about it”.
4. LA SCIENZA ALL’ATTACCO
La scienza è ogni giorno all’attacco contro COVID-19, ed ogni giorno si potrebbero scrivere molte storie. Oggi ne racconto una che viene proprio dalla nostra Emory University e riguarda il farmaco EIDD-2801, prodotto del Emory Institute for Drug Development diretto da George Painter e Dennis Liotta (già co-inventore di Emcitrabine, un farmaco usato su milioni di pazienti con HIV). EIDD-2810 è un inibitore dell’enzima chiave del coronavirus, la RNA polimerasi RNA dipendente, ed a differenza del suo “cugino” Remdesivir è efficace anche per via orale. La efficacia di EIDD-2801 contro vari coronavirus (tra cui SARS-CoV-2) è stata dimostrata in un articolo apparso oggi sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine, in uno studio fatto in collaborazione con “Maradona” Baric e scienziati della Vanderbilt University. Presto inizieranno gli studi clinici sull’uomo.
Con questo ringrazio ancora i tanti che seguono questa pagina, e faccio le mie scuse alle oltre 200 persone che – ho appena scoperto – mi hanno scritto su Facebook messenger negli ultimi giorni.
Purtroppo non controllo quella mailbox, per cui invito chi vuole contattarmi a scrivermi alla mail di lavoro che si può facilmente trovare sul web.
Prof. Guido Silvestri medico, scienziato e divulgatore scientifico italiano. Professore ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia e Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center.
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