COVID: ANCI CAMPANIA, ‘FIGLIUOLO RIVEDA RIPARTIZIONE VACCINI TENENDO CONTO NOSTRA VELOCITA”

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“Siamo di fronte alla ripresa del  contagio in modo importante e diffuso in tutto il paese, è trascorso  un anno e siamo nuovamente alle prese con ulteriori chiusure diffuse
sul territorio nazionale che stanno per dare un altro duro colpo
all’economia e alla salute del nostro paese. Questa volta abbiamo,
però dobbiamo oltre alle chiusure fare anche altro: accelerare il
processo di vaccinazione soprattutto verso le fasce deboli”. Lo
dichiarano il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, e il delegato
di Anci nell’Unità di crisi regionale Stefano Pisani.

“Non si può rimanere in silenzio, con la ripresa del contagio –
aggiungono Marino e Pisani – di fronte all’amara statistica che ci
presenta il report nazionale vaccini che vede consegnate oltre 6,5
milioni di dosi e solo 4,5 milioni somministrate. Ben 2 milioni di
dosi sono in magazzino, ferme, in attesa di essere somministrate. Al
netto delle scorte per la somministrazione della seconda dose, è
evidente che bisogna rivedere immediatamente la distribuzione delle
dosi di vaccino per accelerare la messa in sicurezza degli ultra
70enni e delle fasce deboli che rappresentano le fasce più gravemente
colpite dal virus. La Campania, terza in Italia per efficacia
nell’attività di somministrazione, si trova di fronte al paradosso di
aver ricevuto in proporzioni meno dosi di Regioni con un numero di
abitanti simili, come il Lazio o il Veneto, e di essere penalizzata
per essere tra le regioni più virtuose nelle attività di vaccinazione
e rischia così di dover fermare la messa in sicurezza anche degli
ultra 80enni, di cui 130mila si sono già prenotati e attendono la
prima dose di vaccino”.

Per questo Anci Campania chiede “che il neo commissario straordinario
per l’emergenza Covid-19, generale Figliuolo, riveda immediatamente la
ripartizione dei vaccini tenendo conto della popolazione residente e
anche della rapidità del processo di vaccinazione che come regione
abbiamo messo in campo. Non è il momento di fare scorte di magazzino,
è il momento di fare presto così come abbiamo scelto di fare in
Campania dove in molti casi i sindaci, insieme alle Regione Campania e
alle Asl, stanno facendo la differenza”, concludono Marino e Pisani.

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