COVID: ANFP CAMPANIA A DE LUCA, ‘VACCINARE AL PIU’ PRESTO FORZE DELL’ORDINE’

“Dare il massimo impulso affinché gli operatori della sicurezza possano al più presto accedere alla vaccinazione, riconoscendo così il loro ruolo di tutori dell’ordine e
della sicurezza pubblica”. E’ quanto chiede il segretario regionale campano dell’Anfp (Associazione nazionale funzionari di polizia), Pietropaolo Auriemma, in una lettera rivolta al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Secondo Auriemma, nell’ottica di “dare il massimo impulso alla campagna di vaccinazione”, si deve dare “necessariamente voce alle numerose legittime richieste degli appartenenti alle forze dell’ordine che non devono né possono rimanere ancora inascoltate. La Regione Campania ha deciso, per quello che ci è dato sapere, di vaccinare il personale delle forze dell’ordine dopo quello insegnante e scolastico, riferendo di attenersi alla direttive del Ministero della Salute. Al
riguardo si evidenzia che il 2 gennaio scorso il Ministro della Salute a emanato il decreto concernente il piano strategico nazionale dei vaccini, per la prevenzione delle infezioni da Covid-19, allegando il progetto di preparazione della strategia vaccinale del 12 dicembre
2020”.

Il decreto, prosegue Auriemma, “aveva anche, previsto che il piano poteva essere integrato in ragione di nuove evenienze scientifiche o di elementi sopravvenuti, ritenuti di rilievo per la strategia di contrasto all’epidemia. In merito, l’8 febbraio scorso, il ministro della Salute ha emanato delle nuove ‘raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti Covid-19’ nel cui allegato viene espressamente stabilito che il personale scolastico e
universitario, docente e non docente, delle forze armate e di Polizia, delle carceri e dei servizi penitenziari, possa essere vaccinato senza un ordine di priorità predefinito tra loro e in contemporanea alle categorie più a rischio qualora fossero disponibili vaccini non
indicati per queste ultime categorie”. Auriemma sostiene quindi che “fondamentale in questo contesto è l’individuazione di quelle categorie di lavoratori che risultano più
esposte per frequenza di contatti con il pubblico. Tra queste categorie sicuramente è da considerare quella degli appartenenti alle forze dell’ordine, quantomeno al pari di quella degli insegnanti che nel piano regionale sono stati inseriti nella fase 3 in posizione
preminente rispetto agli operatori della sicurezza. Il tempo in questo momento è un valore aggiunto e tutto ciò che consente di essere più rapidi – conclude Auriemma – è fondamentale per ottenere l’obiettivo prefissato”.

Adnkronos

ARTICOLI CORRELATI