Dialisi. La Peccerella replica alla nota di “CGIL – UIL” e fa chiarezza…..

Sono titolare di struttura  privata di Emodialisi da circa 25 anni e non mi risulta di aver ricevuto regali da nessuno men che meno dalla Regione Campania ma più che altro spesso calci in bocca .
La tariffa infatti per i trattamenti emodialitici e’ ferma a circa 20 anni fa senza alcun adeguamento ISTAT mentre i costi  in particolare di lavoro ed energia sono saliti vertiginosamente con un margine che lavorando con attenzione , onestà e diligenza difficilmente supera qualche punto percentuale  mentre e’ molto facile fallire come dimostra il fallimento di varie strutture similari anche nel Sannio.
Chi parla a vanvera dei privati dovrebbe sapere  che le rigide e pesanti normative ai fini dell’accreditamento non valgono per il pubblico ed e’ li ‘ che ci si dovrebbe preoccupare , ma nessuno se ne preoccupa….si punta l’indice minacciosamente sui privati….. Siamo quelli che mandiamo avanti la baracca curando l’80% dei dializzati della Regione Campania . L’eliminazione di norme obsolete e’ solo elemosina per non aumentare le tariffe come doveroso.  Leggo inesattezze sul rapporto minimo infermieri pazienti che con l’adeguamento normativo e’ passato da 1/4  ai sensi della DGRC7301 /2001 a 1/5  .  Non e’ mai stato  di 3 infermieri per 9 pazienti come citato in articolo .
 Le tariffe nazionali sono maggiori di quelle campane.
La percentuale di prestazioni convettive è la più bassa .
Al Nord non vi sono sbarramenti.
 In Sicilia è il 40 %, di cui 20% a € 258 e l’altro 20% a € 232,41
In Lazio ed in Puglia è il 40%
In Sardegna 50%
I nostri Nefrologi non possono fare prescrizioni SSN a pazienti con insufficienza renale non in dialisi . Ne’ tampoco siamo remunerati per la prescrizione, la custodia , la dispensazione e la somministrazione di farmaci necessari al controllo dell’iperparatiroidismo e dell’anemia da insufficienza renale . i nostri Nefrologi sono considerati quindi di serie B rispetto a quelli operanti nel pubblico.
Siamo per usare un detto locale che mi sembra appropriato ” cornuti e mazziati” .
Quello che ci da’ la forza di andare avanti anche spesso rimettendoci di tasca nostra e’ la soddisfazione di salvare vite e di accompagnare chi idoneo ad una nuova vita attraverso il trapianto .
Ludovico Alessandro La Peccerella

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