E’ nato un gemellaggio tra gli istituti Carafa-Giustiniani e Sodo grazie al concerto del coro “Mixis”

Tempo di obiettivi comuni per le scuole titernine

 

La scuola oggi si muove in direzione delle competenze e “InCanto di Natale”, concerto che si tenuto nella splendida cornice della Chiesa di San Martino a Cerreto Sannita, ne è stata una bella testimonianza. La competenza è la conoscenza calata nella realtà, è la capacità del discente di rendere vivi e concreti i risultati dell’esperienza di apprendimento vissuta a scuola. In altre parole, la scuola, in quanto comunità educante, desidera attuare un percorso formativo che insegni non solo a conoscere, ma soprattutto a vivere, a stare insieme, a valorizzare il territorio di appartenenza. Esattamente questo è stato l’obiettivo raggiunto dai ragazzi delle due scuole cerretesi promotrici dell’iniziativa: il Liceo Musicale dell’Istituto Carafa-Giustiniani e il Liceo Classico Luigi Sodo.
“InCanto di Natale” è risultato un concerto nel vero senso della parola, nel senso etimologico del termine: un accordo tra due esperienze formative diverse, tese però a produrre una unione di intenti. L’evento è stato vissuto attraverso due momenti distinti, fortemente significativi: dapprima la celebrazione liturgica, animata dal coro degli allievi del Luigi Sodo, nel rispetto della tradizione cattolica nella quale questa scuola si riconosce; subito dopo lo spazio dedicato alla musica d’insieme. È qui che i ragazzi delle due scuole hanno materializzato la competenza, col fondersi in un unico coro che, attraverso il linguaggio universale della musica, potesse condurre gli spettatori attraverso un viaggio nel tempo ricco di suggestioni. Un concerto di emozioni e di competenze, appunto, in cui ognuno dei protagonisti ha avuto l’opportunità di mettere in campo un poco della propria esperienza formativa, con lo scopo di dimostrare che attuare progetti condivisi significa valorizzare innanzitutto il proprio territorio. Questo l’obiettivo delle due scuole, fortemente voluto dai rispettivi dirigenti, Giovanna Caraccio e Don Alfonso Luigi Salomone; questo l’obiettivo del coro “Mixis”, il cui nome, non a caso, evoca la mescolanza, l’unione.

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