Forza e Coraggio. Mister Liccardi traccia il bilancio di fine anno

Dopo oltre un mese di auto-imposto silenzio stampa, torna a parlare mister Ezio Liccardi. Il tecnico della Forza e Coraggio, nell’intervista rilasciata all’ufficio stampa della società, ha tracciato un bilancio del 2019 ed esposto i piani per il 2020.

Prima parte di campionato double-face: tante vittorie all’inizio e poi il black-out che ha frenato l’ascesa. Quali sono state le cause di questo divario e quali i rimedi?

Potrei tranquillamente cavarmela dicendo che una squadra giovane come la nostra, con un’età media di 21 anni, se perde per lungo termine l’esperienza di Clemente, Nostrale e Caruso si ritrova a giocare con 5/6 under i quali nei 90 minuti potrebbero perdere il filo conduttore. Però questa, benché veritiera, potrebbe essere una semplice scusa o alibi e quindi le cause vanno ricercate altrove ed io le imputo ad una gestione volta a nascondere le problematiche sotto al tappeto. Problematiche che, immancabilmente, quando si vince si tende a sottovalutare e che, invece, all’improvviso, ti presentano il conto. Ad oggi paghiamo la nostra inesperienza, il nostro appagamento dopo i 19 punti e soprattutto paghiamo la nostra incertezza nell’individuare quello che sarebbe stato il nostro obiettivo finale. Nonostante tutto, se guardiamo la classifica, siamo soddisfatti dei nostri 19 punti e del +4 sulla zona rossa dei play-out perché, per me, il nostro obiettivo rimane sempre la salvezza.

La sosta natalizia, che ha coinciso anche con la fine del girone di andata, arriva nel momento giusto visto il periodo negativo. Che tipo di lavoro state facendo?

Queste vacanze di Natale dovevano servirci per ricompattare l’ambiente specialmente dopo l’arrivo di 3/4 pedine che dovrebbero darci una grossa mano nel raggiungimento della salvezza. Oggi stiamo lavorando tanto sotto l’aspetto fisico perché ad agosto non abbiamo avuto il tempo di prepararci bene ma purtroppo abbiamo accantonato qualunque discorso tattico perché il periodo non ha permesso a tutti di essere costanti. Con l’anno nuovo affronteremo un nuovo torneo nel quale tante compagini hanno cambiato volto e noi dovremo farci trovare pronti e battaglieri più di prima se vogliamo competere con tutti.

Domenica vi aspetta il match contro la Viribus, squadra più che abbordabile per voi: pensi che, anche grazie alla pausa, si possa mettere fine al brutto periodo?

Domenica ci aspetta la Viribus e guai a pensare che la loro classifica possa favorirci nella contesa. Anche il San Vitaliano era in una situazione di classifica difficile eppure abbiamo perso. Se è finito il periodo nero? Non lo so se è finito ma so come possiamo uscirne fuori. La FeC d’inizio stagione ormai è un ricordo, le 7 sconfitte di fila sono la prova che quel gruppo ha urgente bisogno di cambiare mentalità. Se prima eravamo indecisi sulla nostra reale identità oggi non ci sono scuse: dobbiamo salvarci. Per riuscirci dovremo essere più presenti agli allenamenti, dovremo essere più uniti come gruppo, dovremo ricercare solo in noi stessi le cause dell’insuccesso, dovremo porci sempre un gradino sotto i nostri avversari ed aspettarli col coltello tra i denti per accumulare i punti necessari al raggiungimento del nostro obiettivo. Da domenica dobbiamo metterci la faccia ed assumerci le responsabilità di aver scelto senza costrizioni un progetto così ambizioso ma allo stesso tempo rischioso altrimenti a fine anno verremo ricordati come quelli che per la prima volta nella storia avrà scritto le pagine più tristi della FeC. Io da allenatore sarò il capro espiatorio in qualunque situazione e quindi da questo momento, più di prima, sarò antipatico ed impopolare solo ed esclusivamente per il bene di questo team. Per tutti è un onore stare alla FeC ma il 2020 dovrà renderci consapevoli che se a partire da domenica non ritorneremo ad essere stimolati da quest’avventura vuol dire che non eravamo pronti per sfide fino all’ultimo sangue.

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