Giulia Abbate a Di Maria:” Accuse a De Luca imprudenti. Non farti travolgere dal tifo politico”

Caro Antonio Di Maria, nell’augurarti nuovamente un proficuo lavoro, voglio però rivolgerti amichevolmente un altro augurio.

Quello di evitare che il tifo politico, la partigianeria partitica possano in qualche modo zittire quell’onestà intellettuale cui pure un rappresentante delle istituzioni dovrebbe aspirare.
In recenti uscite, successive alla tua elezione a Presidente della nostra Provincia, ti sei arrischiato imprudentemente in denunce rivolte al governo della Regione Campania, reo di dimenticare #intenzionalmente le aree interne essendo il suo orizzonte declinato prevalentemente sulle aree costiere e metropolitane.
Ammetto di aver dovuto rileggere, con un pizzico di orrore, le tue improvvide dichiarazioni.
Ma come…proprio tu che, nella qualità di sindaco referente dell’Area Interna Titerno Tammaro, dovresti rivolgere parole di esclusivo apprezzamento nei confronti della Regione Campania che, #intenzionalmente, ha inteso investire tempo e risorse nella suddetta area.
Proprio tu che presidi i già numerosi tavoli di lavoro cui, unitamente a me, referenti nazionali e regionali della #SNAI (Strategia Nazionale delle Aree Interne) lavorano intensamente mostrando fiducia ed interesse nelle capacità di un territorio interno e, se ci fermassimo alle tue dichiarazioni, demograficamente poco interessante.
Proprio tu che, dopo tanta meritoria insistenza, hai visto premiata la pervicacia di un intero territorio.
Se il ruolo di Presidente della Provincia ti vede eccessivamente e legittimamente legato a dinamiche di antagonismo partitico, almeno nella qualità di Sindaco referente, in uno sdoppiamento surreale dei ruoli, dovresti esprimere pubblicamente solo gratitudine ad una Regione che ha riconosciuto nell’area interna Titerno Tammaro un’area da premiare e valorizzare.
Senza, per cortesia, ricorrere agli artifizi della polpa e dell’osso di doriana memoria, che proprio a te non si addicono.
Con stima e con l’auspicio che tu possa recuperare quell’onestà intellettuale che pure ti riconosco.
Giulia

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