Intini: ‘gentiluomo, socialista per tutta la vita’, il ricordo commosso dell’aula della Camera

Roma, 28 feb (Adnkronos) – Con un minuto di silenzio, cui ha fatto seguito un sentito applauso dell’emiciclo, l’aula della Camera ha ricordato Ugo Intini in occasione della commemorazione dell’esponente socialista scomparso lo scorso 12 febbraio a 82 anni alla presenza dei famigliari. “Un giornalista e un uomo politico stimato, appassionato, sempre garbato e rispettoso, pur nell’asprezza del confronto, che ha dedicato la sua vita, con coerenza e impegno, alla causa del socialismo”, ha detto il presidente di turno Giorgio Mulè.

Ma tutti i Gruppi parlamentari sono voluti intervenire per ricordare la figura di Intini. “Ugo Intini era un gentiluomo, un intellettuale, è stato un politico di talento, è stato un giornalista coraggioso, è stato un socialista per tutta la sua vita”, ha detto Ettore Rosato, di Azione, mentre Antonio Giordano (FdI) ha parlato di “un gentiluomo, uno che non ha mai tradito, che non ha mai rinnegato” ed è “rimasto fedele alla sua storia, senza smettere di investire nel ricordo, nel tentativo di portare e di esibire quello che c’era di buono in quel percorso, che era tanto”.

Arturo Scotto, del Pd, ha invece sottolineato: “Socialista lo fu fino all’ultimo respiro, socialista italiano. Mantenne la tessera del PSI nella buona e nella cattiva sorte. Non partecipò a diaspore, non costruì scissioni e non fu folgorato dal nuovismo berlusconiano; rimase saldamente a sinistra e non rinnegò mai la collaborazione e l’amicizia con Bettino Craxi. Insomma, un uomo di partito fino in fondo”.

Per la Lega ha parlato Simonetta Matone: “Dopo la disfatta del craxismo era considerato una specie di ultimo giapponese, ma in realtà Ugo Intini era molto di più e non solo un militante rimasto onesto agli occhi di tutti quando il suo partito fu travolto dall’orda e dall’onda di Tangentopoli. Era un reduce che si era meritato il rispetto di tutti per la sua coerenza di fondo, e a questo reduce noi rendiamo onore”.

Andrea Quartini, del M5s, ha parlato di “una persona seria e fedele ai propri principi politici e morali, un autentico laico, giornalista, politico, intellettuale”. Mentre secondo Alessandro Battilocchio (FI), “la passione politica e la lungimiranza di Ugo Intini devono essere un monito per tutti noi; un monito per riscoprire e valorizzare valori nobili e antichi, che abbiamo il dovere di preservare e di far brillare in quest’aula”.

Luana Zanella, capogruppo di Avs, ha ricordato l’esperienza comune alla Camera nel gruppo Girasole, ai tempi del governo Prodi: “Ricorderò sempre Ugo Intini con gratitudine e affetto, un amico di cui ho apprezzato acume politico, l’eloquenza misurata e sapiente, cultura e versatilità e, soprattutto, signorile gentilezza e incantevole cortesia”.

Partecipato anche il ricordo di Alessandro Colucci (Nm): “Difese una storia che aveva dato tanto, moltissimo al nostro Paese e che non accettava, giustamente, fosse ricordata come un gioco tra guardie e ladri. Ha difeso strenuamente le sue idee, una storia, con una tenacia non comune”.

Maria Chiara Gadda (Iv) ha sottolineato l’aspetto di “un uomo che, con umiltà e coerenza, ha segnato la storia politica e anche quella culturale del nostro Paese”, mentre Bendetto Della Vedova (+Europa) ha dato fondo ai suoi ricordi personali: “Credo che abbia dato a tanti un insegnamento, che si può essere, anzi si deve essere rigorosamente uomini di parte quando si fa politica, ma che l’essere di parte non deve mai oscurare il rispetto rigoroso della democrazia e delle istituzioni”.

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