Izzo e Viespoli aspettano Cimitile alle Forche Caudine

Invece, dopo l’interdizione dell’on. Del Basso De Caro, la sinistra nardoniana, consumata la tattica messinscena del soldato Nista, si è rivolta al mercato “estero”, a dimostrazione dell’incapacità di generare idee e formare classe dirigente, dopo ben 10 anni di governo provinciale». E’ quanto afferma, in una nota, Nicola Boccalone, consigliere comunale e componente dell’esecutivo regionale di Alleanza Nazionale.«Dal 15 marzo, con Cimitile candidato, si apre – prosegue – la stagione dei veleni, senza limiti e riserve. Il territorio non farà più tenuta e le remore saranno vinte dalla sola presenza di soggetti politicizzati, oggi del tutto estranei e incompatibili. Nardone è recidivo perché ripete il 1998, da sempre abiurato ma, per viltà e opportunismo, mai in forma pubblica. Contrariamente alla sinistra che sottomette e strumentalizza il territorio sannita, Mino Izzo sarà il nostro Gaio Ponzio Telesino. A capo di un esercito di veri custodi della territorialità, tra Forchia e Arpaia, aspetterà l’invasore Cimitile per ricacciarlo nelle ostili terre napoletane. Finirà, finalmente, l’era nardoniana, fatta – continua Boccalone – di svendita totale della storia sannita, barattata continuamente per puerili personalismi.Terminerà questo decennale assecondare le necessità bassoliniane, per cui Nardone, dopo le discariche regionali di Tre Ponti e Sant’Arcangelo a Trimonte, oltre a quella non autorizzata di Toppa Infuocata, e i progetti sull’asse Benevento – Bergamo di non meglio identificate centrali a biomasse, porrà fine al martirio del nostro territorio, da troppo tempo luogo di compensazione partitica, oggi finanche all’interno del Pd.Il Sannio, dopo Viespoli nel 2001, ritroverà le ragioni delle propria orgogliosa memoria e, con Izzo, respingerà Cimitile e segnerà con la sconfitta, il volto di tutti coloro che se ne fanno malcelatamente scudo».Nicola BoccaloneComponente esecutivo regionale

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