Grande successo di pubblico sabato sera per la band sannita che ha firmato un album con otto canzoni forgiate nelle sonorità del progressive rock. Geniali interpreti di ambizioni, ansie, paure e speranze dei centennials, nativi digitali figli della globalizzazione, coscienti del fatto che appartengono ad una generazione che a differenza di quelli che li hanno preceduti svolgerà professioni che ancora non sono state inventate, seguirà percorsi lavorativi e di relazione interpersonale che non sono affatto scontati ne codificati, e che si troverà ad affrontare sfide aperte dal progresso tecnologico, sottolineando la ricerca di punti fermi della propria esistenza, il più importante dei quali è proprio physis, la coscienza dell’esistenza della natura e le sue leggi, la salvaguardia della realtà necessaria e primigenia che non conosce confini nazionali e politici.
“Più di duecentocinquanta persone, abbiamo esaurito praticamente tutte le copie del disco che avevamo portato a teatro. Quello che è successo stasera” racconta Alberto Cervone, la voce del gruppo “è un punto di partenza. Siamo già al lavoro per il 2019, programmando esibizioni live, in Sud Italia, e preparando altri contenuti per i nostri canali digitali, realizzeremo dei videoclip. Per saperne di più non dovete fare altro che seguirci online”
L’album è stato inciso negli studi di registrazione RedSofaLab ed è disponibile dal 13 gennaio ufficialmente su Spotify, Deezer e le più importanti piattaforme di streaming musicale online.
Tracklist:
– Dissolvenza
– A Siria
– Ombre sul mare
– Racconto
– Non ci resta che aspettare l’aurora
– Il sentiero del vento, parte I
– Il sentiero del vento, parte II
– Nuovi Orizzonti
Foto – Michele Sabella
ARTICOLI CORRELATI