Gli auguri di buon lavoro di Gianfranco Ucci al nuovo sindaco Clemente Mastella.

Io e #LaCittàdiTutti auguriamo al nuovo Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, buon lavoro. Ma auguriamo soprattutto alla Città che questo lavoro sia svolto a suo esclusivo favore e con il bene comune come solo interesse. Benevento ne ha bisogno dopo questi lunghi dieci anni che l’hanno stremata e in cui la commistione tra interessi pubblici e privati, la mancata trasparenza e l’ambiguità sono state la regola. Per questo, a nostro avviso, c’è necessità di una discontinuità che deve essere marcata con nettezza e senza nascondersi dietro un eccesso di bon ton istituzionale: se la prima uscita del nuovo Sindaco è che Pepe è suo “figlio” la cosa ci preoccupa non poco! Detto ciò è pur vero che una rondine non fa primavera e attendiamo che l‘attività del neo sindaco entri nel vivo per poterla valutare. Da parte nostra Intendiamo tener fede all’impegno assunto prima del ballottaggio e, forti della proposta maturata e del consolidamento del nostro gruppo nel percorso elettorale, continueremo la nostra azione politica, rafforzandola anche da fuori del Palazzo convinti che oggi, più che mai, sia necessaria una partecipazione attiva della società civile all’ Amministrazione della cosa pubblica. Ce ne faremo promotori e, se da un lato non faremo mancare la proposta e finanche il sostegno a quelle che saranno iniziative coerenti con il nostro progetto di Città e finalizzate al bene comune, d’altro canto forte e ferma sarà la nostra opposizione a tutte le azioni che dovessero tradire lo spirito di servizio che dovrebbe animare ogni buona Amministrazione. Attendiamo quindi di conoscere nel dettaglio il programma di mandato ma, nel frattempo, chiediamo al Sindaco di attivarsi urgentemente per preservare gli affreschi dei Sabariani dalla scomparsa che può essere già avvenuta in queste ultime settimane; sono un patrimonio dell’umanità oltre che una parte della nostra Storia: perderli, oltre che un peccato mortale per una Città che vuole definirsi di Cultura, è rinunciare a una parte della nostra identità. Infine, verificando che il suo programma elettorale dava poco spazio all’aspetto della partecipazione e sperando che fosse solo una disattenzione piuttosto che a una mancanza di sensibilità su questi temi, auspichiamo che sia sua intenzione attivare in tempi rapidissimi tutti gli strumenti utili a favorirla.

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