Mastella si difende dagli attacchi.

Sono dispiaciuto per il tipo di politica attuato dal Partito Democratico. Così Clemente Mastella, Candidato a Sindaco della Citta’ di Benevento, in apertura della conferenza stampa di questo pomeriggio.
Occorre al Capoluogo Sannita una guida autorevole a fronte di un momento delicato dal punto di vista dell’economia. Si tratta di una grande responsabilità che sono pronto ad affrontare ha proseguito Mastella.
Il mio avversario Del Vecchio esce da dieci anni di governo della Città completamente avulso dalle problematiche.
Voglio vincere per riportare democrazia e pluralità a Benevento. C’è bisogno di grande solidarietà in vista anche di quello che  potrà accadere sul piano dell’economia dopo le ripercussioni che potrebbero manifestarsi con le scelte sul piano europeo della Gran Bretagna.
Confermo di rinunciare agli emolumenti che mi spetterebbero come primo cittadino. Proporro’ il taglio del 10% ai consiglieri, i farmaci a domicilio, la badante di prossimità, una nuova mensa.
Mastella ha confermato di voler procedere alla verifica dei conti, dei debiti non pagati e per quali motivi. Ci sono tanti notabili di Benevento che non pagano le tasse dal 1999 al 2015.
Per quanto riguarda la storia de Il Campanile,  ha detto Mastella, chiedessero a Luigi Trusio che è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione a quel tempo.

Rispetto agli attacchi personali, Mastella respinge e passa al contrattacco mostrando della rassegna stampa riguardante il Sottosegretario De Caro.
Non farò di questi importanti articoli affissione di manifesti a Benevento.
Altra stoccata di Mastella a Del Vecchio sul famoso Presepe di Dalisi del quale si sono perse le tracce nonostante i costi esorbitanti.
Domenica prossima chiedo grande attenzione nei seggi per evitare che accadano cose strane che in parte già si sono manifestate al primo turno.

Mastella concludendo ha dichiarato voglio una Benevento libera senza “padroni “. Per le informazioni trapelate di recente, che meriterebbero un certo riserbo, chiederò l’intervento del CSM.

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