Mensa scolastica. Fioretti (PD): “Errori vecchia amministrazione? Un alibi che non si può concedere a chi parlava di ‘semplici obiettivi da perseguire’”

“L’esigenza di garantire un servizio mensa adeguato alle aspettative delle famiglie beneventane richiede uno scatto di serietà e responsabilità da parte della politica cittadina tutta.
Come prevedibile, le promesse e gli annunci da campagna elettorale hanno lasciato spazio all’improvvisazione e alla confusione. ‘Cambieremo tutto’, assicurava l’allora candidato sindaco Clemente Mastella, e invece non è cambiato nulla. Alla nuova maggioranza di governo sono state sufficienti poche settimane per fare carta straccia del programma elettorale presentato ai beneventani. Si doveva ripartire – diceva Mastella – dalla ‘ristrutturazione del centro comunale di cottura di Capodimonte’ e così non è stato. ‘Mai più gare al massimo ribasso’ – garantiva Mastella – e il nuovo disciplinare di gara, da poco pubblicato, prevede giustappunto il massimo ribasso. ‘Restituiremo serenità ai genitori’ – assicurava sempre Mastella -, eppure alla vigilia della ripresa delle attività scolastiche a regnare è il caos totale. A completare il quadro, la preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali esplicitata di recente dalle organizzazioni sindacali.
Un disastro che non trova giustificazioni. Né può bastare alla nuova maggioranza chiamare in causa gli errori commessi dalla passata amministrazione. E’ questo un alibi che non possiamo concedere a chi alla ricerca del facile consenso,  soltanto tre mesi fa, parlava di ‘semplicissimi obiettivi da perseguire’.
Per voltare davvero pagina, bisogna mettere alle porte favole ed autoreferenzialità, e imbastire una discussione degna delle attese dei beneventani e della sacralità dei diritti che la vicenda mensa coinvolge, a partire dal diritto alla salute dei bambini e al lavoro per i dipendenti.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a discutere  nelle sedi competenti – con tutti i soggetti interessati della soluzione utile a portare la nostra città fuori da una situazione di impasse che dura da troppo tempo e che la politica, con le sue sole forze, non è riuscita a risolvere.
L’alternativa la conosciamo già: servizio a singhiozzo, strascichi giudiziari, famiglie deluse. Davvero troppo poco per chi voleva cambiare tutto.”

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