No-global a G8, chieste pene severe

Il pm di Cosenza ha chiesto sei anni per Francesco Caruso, parlamentare di Rifondazione comunista, e per Luca Casarini e Francesco Cirillo. Sono alcune delle richieste di condanna nel processo ai 13 militanti no global imputati a Cosenza, in Corte d’assise, di associazione sovversiva per gli incidenti delle manifestazioni a Genova e Napoli nel 2001. Per gli stessi, chiesti anche tre anni di libertà vigilata. Un “gruppo sovversivo che mirava a veicolare un messaggio di violenza”. Per il pm Domenico Fiordalisi la “Rete meridionale del sud ribelle” sarebbe stata “un’organizzazione con finalità eversive” che avrebbe organizzato gli incidenti accaduti nel 2001 durante il Global Forum di Napoli ed il G8 di Genova. E’ su questo presupposto che Fiordalisi ha chiesto la condanna dei 13 militanti no global imputati nel processo in corso a Cosenza, in Corte d’assise, cominciato il 2 dicembre del 2004. Le condanne più alte, sei anni di reclusione, sono per Francesco Caruso e Luca Casarini, leader delle “tute bianche” e Francesco Cirillo. Sempre per Caruso, Casarini e Cirillo Fiordalisi ha chiesto anche tre anni di libertà vigilata.Il pm ha chiesto inoltre la condanna – secondo quanto riporta l’Ansa – a tre anni e sei mesi di reclusione per Lidia Azzarita, Alfonso De Vito, Michele Santagata, Anna Curcio, Antonino Campennì, Salvatore Stasi e Peppe Fonzino e due anni e sei mesi per Vittoria Oliva, Claudio Dionesalvi ed Emiliano Cirillo. Proprio su Anna Curcio è venuta fuori una singolare coincidenza: è imputata a Cosenza e testimone nel processo di Genova a carico di esponenti delle forze dell’ordine per l’irruzione nella scuola Diaz in occasione del G8.Secondo Fiordalisi, scopo del gruppo non era soltanto quello di “bloccare un vertice politico, ma anche costituire un gruppo sovversivo”. Il pm ha basato la sua tesi accusatoria sulle intercettazioni telefoniche ed ambientali dei militanti della “Rete del sud ribelle” attraverso le quali sarebbero stati preparati gli incidenti a Napoli e Genova. Alle richieste del magistrato Francesco Caruso ha replicato “parlando di richieste assurde, frutto avvelenato di un teorema altrettanto assurdo che vorrebbe riscrivere la storia delle giornate del G8 di Genova nelle aule dei tribunali. Gli ultimi imputati accusati di cospirazione politica sono Sandro Pertini o prima ancora Giuseppe Mazzini: per questo sono onorato delle accuse”.Duro anche il commento di Luca Casarini. “Con la richiesta di condanne e le motivazioni che ha addotto – ha detto il leader delle tute bianche – il pm Fiordalisi si è iscritto alla schiera di coloro che non sono a servizio della giustizia ma solo del potere”.

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