PIU’ Europa, sono ben 191 i progetti presentati per investimenti in città

Sono ben 191 i progetti elaborati e presentati in poco più di un mese al bando relativo alle “Manifestazioni di interesse finalizzate alla redazione del documento di orientamento strategico (D.O.S.) del Piu’ Europa” della città di Benevento. Il bando, realizzato dal Settore Sistemi di Staff del Comune di Benevento, è stato infatti pubblicato presso l’albo Pretorio del Comune di Benevento il 22 febbraio scorso e successivamente prorogato fino alle ore 12 di ieri, 25 marzo, proprio per far fronte alle tante richieste ricevute.Molte le manifestazione d’interesse avanzate sia da persone fisiche, che da imprese, consorzi, associazioni, condomini e semplici cittadini. Diverse le domande pervenute da fuori provincia ed alcune anche da fuori regione per investire sul nostro territorio tramite il Programma Integrato Urbano PIU’ Europa. Tante anche le istituzioni che hanno presentato la propria idea progettuale, tra queste: Provincia di Benevento, Asl BN1, Ospedale Sacro Cuore di Gesù, Camera del Lavoro di Benevento, Regione Campania e Istituto Autonomo Case Popolari di Benevento. I progetti attengono a diversi ambiti quali: il miglioramento della salubrità ambientale, il miglioramento delle condizioni di benessere cittadino, l’offerta di servizi di base economicamente accessibili, promozione di azioni culturali, trasporti e comunicazioni, rivitalizzazione socio-economica, qualificazione e sviluppo dell’offerta turistica.“Aver ottenuto una così cospicua serie di progettazioni in poco tempo – ha dichiarato l’assessore ai Programmi di sviluppo nel quadro strategico comunitario 2007/2013 del Comune di Benevento, Cosimo Lepore – dà la misura dell’interesse che le dinamiche e le potenzialità di sviluppo del nostro territorio suscitano anche da fuori provincia. Si tratta del risultato del grande percorso di coinvolgimento di enti, società, associazioni e semplici cittadini che l’amministrazione comunale di Benevento per la prima volta ha avviato. Un cammino in cui si è deciso di coinvolgere fattivamente tutti gli attori locali, in modo che la città futura sia una città condivisa. Attraverso la grande possibilità concessa dall’ultima fase di progettazione europea, dobbiamo realizzare un progetto ambizioso che possa effettivamente valorizzare le grandi possibilità di crescita economica e sociale su cui il territorio può contare”.

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