il primo aveva il ruolo di “palo”, ponendosi all’ingresso della gioelleria, mentre il 25enne a viso scoperto insieme ad altri tre malviventi mascherati irrompeva all’interno della gioelleria e dopo aver immobilizzato e legato con nastro adesivo il titolare e le due commesse presenti asportava l’ingente quantitativo di preziosi. Fin dall’inizio le indagini dei Carabinieri del Reparto Operativo si sono focalizzate sull’accento chiaramente napoletano dei malviventi, sulla peculiare altezza del "palo, m.1,97" e sul modus operandi dei malviventi che mostravano una ottima organizzazione sia nella fase preliminare che in quella esecutiva dell’episodio criminoso, rilevata dalle telecamere, la quale consolidava la convinzione che si trattasse di una banda dedita alle rapine in gioiellerie: e proprio monitorando varie rapine perpetrate nel nord ai danni di gioiellerie, i militari sono risuciti a risalire ai due; grazie alle immagini prodotte dalle telecamere della gioielleria Orzelleca incrociate con altre immagini di telecamere presenti sul territorio Provinciale, hanno ricorstruito il profilo fisico dei due malviventi. I carabinieri si sono portati presso le abitazioni e le pertinenze dei due rapinatori che però risultano tuttora irreperibili e dunque attivamente ricercati.
ARTICOLI CORRELATI