San Giorgio del Sannio. 37enne disabile segregato in una baracca e maltrattato: arrestata coppia di aguzzini. FOTO

In mattinata i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone conviventi di San Giorgio del Sannio, gravemente indiziate dei delitti di sequestro di persona, maltrattamenti nei confronti di convivente e circonvenzione di persone incapaci; è stato inoltre previsto dal giudice il sequestro preventivo del conto corrente sul quale sono stati accreditati i canoni pensionistici spettanti al giovane disabile, lontano parente dei due.

Le indagini avviate nell’ottobre del 2017 hanno consentito di acclarare gravissimi indizi dei reati ipotizzati, commessi ai danni di una persona affetta da “ritardo mentale con grave disturbo della condotta”, convivente con gli indagati dal 2015, al quale la coppia ha sottratto le somme spettanti a titolo di pensione di invalidità.

Le investigazione hanno permesso di accertare che gli indagati costringevano il giovane a svolgere l’attività non autorizzata di parcheggiatore a San Giorgio del Sannio, per poi sottrargli il ricavato.

La povera vittima era tenuta in uno stato di assoluta soggezione, anche attraverso ripetute minacce di percosse e lesioni; si è appurato che la coppia indagata aveva relegato il giovane in un piccolo deposito in lamiera adibito a ricovero attrezzi, posto all’esterno del cortile della loro abitazione, senza finestre e servizi igienici, dotato di un lucchetto esterno che, in alcune occasioni e per le ore notturne, i due serravano, privando della libertà personale il malcapitato.

Sempre nel corso delle attività, i carabinieri hanno rinvenuto, durante un controllo nella capanna di lamiera, la persona offesa adagiata su di una branda con il solo conforto di una sottile trapunta. Il 37enne subiva e reagiva con l’innocenza di un bambino, per le sue condizioni psichiche, ai continui rimproveri e vessazioni nonché agli sfruttamenti posti in essere dagli indagati. Costretto a fare il parcheggiatore anche nelle giornate piovose senza alcun riparo, sotto il controllo a distanza dei due aguzzini, la vittima era del tutto incapace di sottrarsi alla situazione di “quasi schiavitù”. In alcuni frangenti i due indagati addirittura minacciavano la persona offesa di spezzargli le gambe e di percuoterla con un bastone, qualora non avesse obbedito ai loro ordini.

La vittima è stata temporaneamente affidata ad un locale centro di assistenza.

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