M5S. Strisce blu, bandiera bianca: sulla delocalizzazione dell’Inps

Tre anni fa l’INPS fece richiesta di spostarsi al palazzo degli uffici sito al viale Martiri d’Ungheria ma gli fu negata l’autorizzazione perché non era prevista un’area da destinare a parcheggio nella misura prescritta dalla legge (il parcheggio deve essere all’interno dell’area di pertinenza dell’ufficio e ad uso esclusivo dei dipendenti e degli utenti). Adesso il Comune ha autorizzato lo spostamento, cosa è cambiato? L’INPS è frequentato quotidianamente, oltre che dai dipendenti, da circa 400 utenti, di cui almeno 50 disabili, provenienti da tutta la provincia. Già oggi la zona è intasata e i parcheggi sono insufficienti, cosa succederà domani? Peraltro, circa 50 metri a valle vi è un delicatissimo incrocio semaforico con altre strade (viale Mellusi e via N. Sala) con un elevatissimo flusso di auto. Inutile dire che siamo di fronte al solito pressapochismo tutto a danno degli abitanti della zona, di cui ci facciamo portavoce. Emerge, al di là dei proclami che venivano fatti nel “Programma di mandato” del 2011, l’incapacità di un serio ripensamento della mobilità cittadina.

Tutte le strade circostanti il palazzo degli uffici sono già intasate dalle auto parcheggiate anche in divieto di sosta, e gli stalli sono insufficienti già per i residenti (la zona è interessata da una edificazione residenziale intensiva con edifici anche di 5 e 6 piani).

Negli ultimi giorni il comune si è impegnato a tracciare le strisce blu (sosta a pagamento) lasciando invariato il numero di stalli (sarebbe stato impossibile aumentarli), e dunque sottraendoli ai residenti.

Dalla stampa si legge che la gestione dei parcheggi è stata affidata a due cooperative, cosiddette “sociali”. Scelta discutibile, soprattutto in clima elettorale. Contestualmente, sappiamo che il servizio dei trasporti urbani è stato prorogato all’AMTS fino al 31 dicembre 2016, anche nel tentativo estremo di trovare soluzioni che potessero farla sopravvivere. Poiché l’AMTS gestisce anche la maggior parte dei parcheggi della città, ci si chiede se la proroga del servizio dei trasporti comporta anche la proroga della gestione dei parcheggi. In questo caso perché la gestione dei nuovi parcheggi a via Martiri d’Ungheria non è stata affidata all’AMTS? Peraltro, sarebbe stato un aiuto economico all’azienda di cui il comune è socio, un piccolo aiuto che avrebbe rappresentato la volontà di salvarla realmente piuttosto che anteporre interessi privati a quelli pubblici.

Sul punto ci si chiede anche con quale procedura sia stata data la gestione alle cooperative e se sia stata resa pubblica. Peraltro, a poco più di un mese dalle elezioni, tale scelta fa sorgere molti dubbi. Ma la moribonda giunta Pepe-Del Vecchio ci sta abituando a scelte “elettoralistiche”, dal rifacimento (maldestro) del manto stradale al Rione Libertà alle rastrelliere per le biciclette.

Nicola Sguera

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