UN ANNO PER UNA MAMMOGRAFIA, L’OSPEDALE ‘PRIMO LIVELLO COMPETENZA ASL’

Risponde la direzione strategica  dell’azienda ospedaliera San Pio all’attacco di questa mattina della senatrice Sandra Lonardo. La forzista aveva portato a conoscenza della
stampa di un messaggio inviatole da una cittadina in cui si lamentava
oltre un anno di attesa per una mammografia presso l’ospedale.

Il direttore generale, Renato Pizzuti e quello sanitario, Giovanni Di
Santo, hanno spiegato di aver “posto sempre particolare attenzione
alle attività di prevenzione clinica in campo oncologico, e quindi
anche nella diagnosi tempestiva e nel trattamento della neoplasia
mammaria. A tal riguardo, dal mese di giugno si effettuano anche
presso il presidio ospedaliero di Sant’Agata de’ Goti, sedute di
diagnostica senologica ambulatoriale e chirurgica. Tale attività
integra fortemente quella istituzionale dei programmi di prevenzione
primaria di screening mammografico di stretta competenza della Asl
territoriale”.

“Per tale motivo la direzione strategica – continua la nota – si è spesso chiesta i motivi per i quali critiche vengano esternate nei confronti dell’azienda ospedaliera ‘San Pio’ per
un’offerta assistenziale che genera liste di attesa riferibili ad attività di primo livello, che esulano dalle competenze istituzionali di qualunque ospedale. Sono in essere, peraltro, percorsi integrati interaziendali attraverso la costituzione dei Gruppi Oncologici  Multidisciplinari (Gom), per garantire al paziente-utente un completo percorso clinico-assistenziale della patologia oncologica”.

Per la San Pio gli screening di primo livello competono alla Asl e
quelli di secondo livello all’ospedale. Anche se “la nostra
Radiologia, oltre ad effettuare il secondo livello con un percorso
concordato con l’Asl, attua anche attività ambulatoriale di primo
livello con specifica prenotazione. La lista di attesa è legata al
fatto che un notevole numero di donne (circa 4000/anno) si prenota
regolarmente ad intervalli di un anno, generando, quindi, una lista
d’attesa di un anno”.

“Da settembre – conclude l’azienda – verranno effettuate specifiche sedute per i primi accessi, in modo da differenziare le dueliste d’attesa, fermo restando che, comunque, la diagnostica di primo livello è di competenza dell’Asl. Pertanto, in tale settore l’ospedale sta cercando di offrire il massimo alla popolazione beneventana, anche oltre il proprio ruolo istituzionale”.

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