Vertice ad Arcore: Bossi alle Riforme, alla Lega anche il Viminale, torna Maroni

«Sono soddisfatto – ha detto Bossi lasciando villa San Martino – se le cose sono così sono soddisfatto. Io vado al ministero delle Riforme. Il ministero dell’Interno va a Roberto Maroni, la vicepresidenza del Consiglio a Calderoli e il ministero delle Politiche agricole a Luca Zaia». Da aggiungere un altro particolare: se come probabile, Roberto Formigoni, attuale «governatore» della Lombardia, otterrà la presidenza del Senato, ci sarà un’altra importante poltrona, quella della presidenza della Regione Lombardia, cui ambisce la Lega Nord, anche per forti motivi simbolici. E viste le «assegnazioni» ministeriali decise ad Arcore, il candidato sarà Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia.LE IPOTESI PRIMA DELL’INCONTRO – Il vertice era cominciato intorno alle 1. Oltre al Cavaliere, c’erano Giulio Tremonti e Sandro Bondi per il Pdl e Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli per il Carroccio. L’incontro era stato fissato per lunedì pomeriggio ma è stato anticipato di un giorno, sperando di chiudere con un giorno di anticipo la composizione del nuovo governo. Nelle prime ipotesi a Maroni sarebbe toccato un «superministero» con le Attività produttive e la delega sulle Comunicazioni Invece la decisione finale lo fa tornare a un incarico delicato, quello di ministro dell’Interno, già ricoperto nel 1994, nel primo governo Berlusconi, durato tuttavia molto poco proprio per il «ribaltone» della Lega che vide in quell’occasione Maroni contrario alla linea scelta da Bossi. Il Viminale era comunque «conteso» dal Pdl. La Lega deve avere insistito per aggiungere significato simbolico alla campagna sulla «sicurezza» e per le posizioni assunte sui temi dell’immigrazione. Era scontato invece che la Lega ottenesse il ministero che i occupa di Riforme, visto che cercherà di rimettere in campo le norme approvate nel finale della legislatura nel precedente governo berlusconiano e poi cancellate dal referendum. Meno prevedibile invece che alla Lega toccassero le Politiche Agricole, con il leghista veneto Zaia.20 aprile 2008

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