LA MUSICA A BENEVENTO I PROTAGONISTI: Nico Fidenco, il gentlemen della canzone.

Prendiamo un sogno bellissimo, messaggi d’amore, una voce confidenziale, comunicativa, duttile, talvolta aspirata che ben calza sui ritmi lenti, la giusta carica, presenza scenica e avremo Domenico Colarossi, in arte Nico Fidenco, incontrastata figura musicale dei favolosi anni ’60.Quella sera l’interprete di “What a sky” e di “L’uomo che non sapeva amare” era ospite al Jolly Hotel, oggi “President”, con Enzo Micocci direttore artistico della RCA.”Ho sentito, poco fa, il vostro gruppo e non vedo alcun motivo che al piano mi accompagni il maestro Micocci, se non per sostenere la mia voce nelle seconde”. Così il cantante in completo scuro, polsini in raso, camicia bianca che, dopo una pausa e un intenso sguardo ai presenti, riprese: “Necessita, però, che ci accordiamo sulle tonalità”. E Pino Salzano, pianista-tastierista: “Ho preparato i brani del tuo repertorio, esponendoli ad arrangiamenti personalizzati, in presenza dell’ottimo tenorsassofonista Enzo Nicolella, della chitarra solista di Alfonso Fasoli e della sezione ritmica, qui rappresentata da mio fratello Enrico, batteria e voce; Tonino Gioioso, chitarra ritmica; Tonino Di Pace, basso elettrico”.Soddisfatto, ma senza mai sorridere se non con gli occhi, il cantante di “Just the same old line” passò una mano veloce tra i capelli non proprio folti, proseguendo con il risistemare la cravatta di lamè. “Maestro Fidenco, i musicisti Pino ed Enrico Salzano sono una vera e propria garanzia per la riuscita della serata, stia tranquillo!” — esclamò l’infervorato presidente della commissione studentesca che, invitando “tutti al bar”, concluse l’incontro.Il Mak P 100 dell’Istituto Tecnico per Geometri — Anno Scolastico 1966-67 — si tenne nel salone delle feste dell’Hotel di via Perasso al suono di “Merry boys” ma solo nella prima parte, mentre a mezzanotte, su un’altra pedana, Nico Fidenco e “The Marines” siglarono la serata danzante che viene ricordata per i lenti: “Il mondo di Suzie Wong”, “Moon river”, per la struggente “Come nasce un amore”, per il ritmato “Se mi perderai” e l’allegro twist “Con te sulla spiaggia”, ma soprattutto per la suadente voce calda ed intonata del gentleman della canzone.”No, quest’anno al mare non andrò/ con te sulla spiaggia./ No, l’altr’anno visto come andò/ con te sulla spiaggia/ non ci sto”.Enrico SalzanoGiornalista-critico musicale.* Omaggio al maestro Nico Fidenco

ARTICOLI CORRELATI