10ª settimana della cultura scientifica e della creatività studentesca

Il merito è tutto delle scuoleche ci hanno creduto e di un manipolo di agitatoriche, appena finita una edizione, si metteall’opera per progettare la successiva.Siamo partiti nel 1998 con la Giornata dellaCreatività Studentesca. Abbiamo, poi, pensatodi mettere insieme la Settimana dellaCultura Scientifica e l’intuizione felice dellaCreatività. L’arte e la scienza non sarebberopossibili senza una follia creativa. L’umanitàstessa è spinta da una vitalità fatta di tentativi,di prove, di rischio.A poco a poco sette giorni non sono più bastatie, pur lasciando “il nome della ditta” – valea dire Settimana –, siamo arrivati a dieci equindici giorni. Non solo. Gli avvenimenti nonsi sono più concentrati esclusivamente aBenevento, ma hanno trovato ideali location nellescuole, dove le famiglie hanno potuto rendersiconto di quanto fossero capaci di impegnarsi iloro figli allorché venivano messi nelle condizionidi fare. Il leit motiv dell’imparare e dell’impararea fare e dell’impegnarsi a fare hascandito il ritmo delle nostre Settimane, anchequando alle stesse abbiamo affidato lo sviluppodi un tema generale: dall’aria all’acqua, dalpaesaggio agli animali.Quest’anno il tema è la luce. Potente suggestioneper il pensiero speculativo, creativo escientifico e argomento suscitatore di straordinaripercorsi di ricerca e di approfondimento.Il programma è un eloquente catalogo di ciòche le scuole del Sannio hanno preparato.Mi auguro che vi corrisponda, come neglianni passati, l’attenzione e il generoso sostegnodi famiglie ed istituzioni. La scuola solo se è ditutti, riesce ad essere veramente per tutti.Mario Pedicini

ARTICOLI CORRELATI