ALBERI DISTRIBUTORI DI BENESSERE A MONTEFALCONE DI VALFORTORE

Prenderà il via in questi giorni, nel comune di Montefalcone di Valfortore, una serie di iniziative per la salute, per incentivare percorsi di benessere in fase post Covid-19.

I corsi si ispirano a teorie sempre più approfondite dal CNR, le quali, hanno evidenziato che l’ambiente boschivo agisce sul sistema neuroendocrino perché riduce il livello di cortisolo nella saliva e di adrenalina nell’urina.

In sinergia il Comune e il plesso di Montefalcone di Valfortore dell’I.C.S. “O. Fragnito” di San Giorgio la Molara, attueranno il progetto “Alberi distributori di benessere”: percorsi dedicati ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti sul territorio per le vacanze estive.

Nel percorso i bambini apprenderanno come saper godere del rapporto con gli alberi abbracciandoli, respirando, fermandosi e ascoltando la natura.

La realizzazione del progetto sarà affidato alla psicomotricista Branca Pavic, già direttrice della Facoltà per terapisti della riabilitazione dell’Università di Napoli, alla prof.ssa Martini Maya, Referente Orchestra Filarmonica di Benevento, e la docente Amoriello Lamberti Luciana, dott.ssa in Scienze dell’Educazione come Educatore Professionale, docente Scuola Primaria e Responsabile plesso N. Sala di Benevento.

A questa iniziativa, più avanti, faranno seguito altri percorsi dedicati ai medici che hanno lavorato con pazienti Covid e ai pazienti che hanno affrontato l’esperienza del Covid-19.

E’ previsto in questo anno anche un evento culturale con la presenza del prof. Marco Mieri che sta approfondendo numerosi piani di interventi da attuare con giardini terapeutici in varie strutture sanitarie e che descriverà come si studiano le influenze dei campi elettromagnetici sull’organismo umano.

I promotori del progetto credono fermamente nella metafora dell’albero che fa di ogni incontro un dono di ciò che di buono ha, e che questo “dono”, in questa fase post pandemica, può risultare preventivo per una eventuale accentuazione del solipsismo  ed egoismo umano che potrebbero far da protagonista.

La natura ci viene incontro, ci rassicura, ci aiuta ad alimentare la nostra spiritualità affinchè riusciamo a far diventare ogni incontro un dono per gli altri.

A ben ragione il grande poeta  Kahlil Gibran scriveva: “Se volete conoscere Dio, non siate dunque solutori di enigmi. Piuttosto guardatevi intorno e vedrete Dio giocare con i vostri bambini, sorridere nei fiori e sulle cime degli alberi sciogliere carezze”.

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