ALTRABENEVENTO. Il Ministero della Salute ha trovato uova contaminate da insetticida in un allevamento beneventano ma non dice il nome.

Così non sono tutelati i consumatori e sono penalizzati tutti i produttori sanniti.

Ieri con distinti comunicati stampa, il Ministero della Salute e l’Istituto Sperimentale Zooprofilattico del Mezzogiorno hanno annunciato il ritrovamento di insetticida anche nelle uova prodotte da due allevamenti campani. Nelle note inviate alla stampa, si legge che su 35 controlli effettuati nella nostra regione, solo in due casi, a Sant’Anastasia (Napoli) e Benevento, sono state trovate tracce di Fipronil e di conseguenza “è stato disposto il sequestro sia dei centri di imballaggio che degli allevamenti annessi e il rintraccio e il ritiro dal mercato di eventuali prodotti contaminati.”

Ovviamente le autorità sanitarie si sforzano di spiegare che l’insetticida trovato è tossico solo se ingerito in dosi elevate, ma intanto sequestrano le uova nei punti vendita.

Una parte, però, è già stata acquistata e conservata in casa o nelle dispense dei produttori di alimenti con le uova (pasta, dolci, ecc).

Quindi tutti abbiamo il diritto di sapere di quali uova si tratta, con quale marchio vengono vendute e qual è il produttore sanzionato. Senza queste informazioni, i consumatori sono costretti a non consumare uova o alimenti derivati con danno enorme per tutti gli allevatori e i produttori onesti.

Perché le associazioni dei consumatori, quelle dei produttori agricoli, gli amministratori e le forze politiche non intervengono affinchè siano fornite informazioni precise a tutela della salute e delle attività economiche che rispettano la legge? Perché non si occupa del caso il sindaco Mastella nella sua qualità di autorità sanitaria cittadina?

Il presidente Altrabenevento – Gabriele Corona

Uova contaminate anche in un centro a Benevento

Uova contaminate anche in un centro a Benevento

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