Assemblea Coldiretti, Masiello “Sempre più uniti, affrontiamo le sfide che ci attendono per vincerle”

“Affrontare, uniti, come è nella storia e nello stile della Coldiretti, il compito che ci attende nel Sannio come nel resto del Paese. E’ importante il lavoro sino a qui svolto; adoperiamoci perché lo diventi ancora di più, attrezzandoci con le opportune iniziative e con le giuste misure, nella consapevolezza delle sfide che sono all’orizzonte e con cui siamo chiamati a misurarci perché l’agricoltura non solo continui a svolgere il ruolo di traino della nostra economia ma lo accresca, nella salvaguardia, naturalmente, delle imprese dal punto di vista economico”. E’ così che Gennarino Masiello, Presidente Provinciale e Vice Presidente Nazionale Coldiretti ha tracciato la strategia dell’organizzazione emersa alla fine di un’assemblea, tenutasi nell’aula consiliare della Cantina Sociale di Solopaca, cui hanno preso parte più di 300 agricoltori della Coldiretti, tra presidenti e consiglieri di sezione della valle telesina . “E’ la linea – ha rimarcato Masiello – nata dalla riflessione di decine di interventi e confortata dal consenso dei partecipanti”. I lavori sono stati coordinati dal Direttore Provinciale Gerardo Dell’Orto, che li ha aperti con la proiezione di immagini che hanno raccontato le iniziative pubbliche più significative.

Tra gli obiettivi cui bisogna dare priorità c’è quello che deve portare al riconoscimento del giusto valore alla produzione dell’agricoltura e della zootecnia. In tanti, nel corso dell’incontro, hanno denunciato le enormi difficoltà in cui si sono imbattuti al momento di immettere sul mercato i loro prodotti come l’uva, le olive, la carne, il latte, il grano.

“Bisogna costruire una strategia – ha evidenziato in merito Masiello – che elimini la perniciosa consuetudine di fissare il prezzo da parte del compratore nell’immediata vigilia del raccolto. Già da oggi, per esempio, al momento della potatura, ci si deve mettere al lavoro per determinare il prezzo d’acquisto dell’uva. Come? Con contratti di filiera, dalla valenza anche pluriennale in modo da poter coprire i costi di produzione che i viticoltori affrontano nel soddisfare l’esigenza di rinnovare il parco macchine indispensabile per lavorare. E così per ogni altra eccellenza della nostra agricoltura.

Un salto di qualità dell’organizzazione – ha quindi affermato – con cui perseguire un obiettivo del genere deve consistere nella capacità, peraltro da sempre nostra, di discutere, confrontarci, decidere nelle sezioni, per ogni singolo settore, individuando i problemi che l’affliggono ed elaborando le strategie per superarli. Per tutto questo, va costituita una consulta. Questa istituzione – ha chiarito – deve diventare il laboratorio in cui pianificare scelte utili per posizionarsi sul mercato ed evitare speculazioni con contratti che vedano la firma del produttore e di chi compra”.

Masiello non ha trascurato di offrire una riflessione anche sulle conseguenze, rovinose, che il posizionamento del fotovoltaico a terra comporta. “Anche qui – ha ricordato – abbiamo condotto una battaglia epocale con la raccolta di milioni di firme. Occorre che si adotti una politica diversa che non sia “contro” ma perché si utilizzino i tetti di casolari, case abbandonate, stalle, fienili e abitazioni per sistemare gli impianti in modo da non sottrarre terreno all’agricoltura”.

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