ASSOCIAZIONI, PEPE FACCIA CHIAREZZA OPPURE SI VOTI

se ritengono che sia normale minacciare la crisi di istituzioni democraticamente elette per imporre la nomina di un proprio dirigente; se pensano che il consenso elettorale debba essere cercato con metodi clientelari”. Così Marcelo Amendola (Confederazione Sindacale Unitaria di Base), Gabriele Corona (Associazione Altrabenevento), Giuseppe Morone (‘Punto a sinistrà), Marilina Pizzi ( Ambientalista), Renato Siciliano (CUB- Asia), Maurizio Zeoli (Codacons) e Alberto Zollo (Slai Cobas) si rivolgono – in una nota – al primo cittadino di Benevento, Fausto Pepe, a cui il gip della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. “L’ing. Fausto Pepe – dicono – è stato rimesso in liberta, ne siamo contenti, ma continueremo a non partecipare alle manifestazioni di ‘solidarieta” organizzate dal suo partito che servono solo ad attaccare la magistratura per giustificare metodi inaccettabili di gestione politico-affaristica. Oggi il sindaco Pepe è tornato nella sede del Comune ma nelle prossime ore dovrà fare i conti con una situazione ancora più difficile di quella lasciata dieci giorni fa: la maggioranza è sempre più sfilacciata; una crisi si trascina da otto mesi per le piroette di consiglieri comunali alla affannosa e perenne ricerca di incarichi; il programma di mandato è oramai dimenticato e la politica del palazzo è sempre più lontana dai bisogni dei cittadini”. “Ora non si può più tergiversare: per noi elettori del centrosinistra occorre un chiarimento rapido nelle fila del centrosinistra che è alla guida del comune, altrimenti è meglio andare allo scioglimento del consiglio comunale e alle conseguenti elezioni anticipate”, concludono Alle richieste, con ogni probabilità, risponderà direttamente Pepe già nella giornata in occasione della conferenza stampa che ha convocato il primo cittadino a Palazzo Mosti per le ore 15,30.

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