**Atletica: Abodi, ‘impossibile trovare garanzie con business plan presentato il 24 gennaio’**

Roma, 28 feb. (Adnkronos) – “Il Governo ha fatto tutto il possibile per sostenere la candidatura per i Mondiali di Atletica del 2027, anche chiedendo a novembre dello scorso anno alla Fidal di predisporre un business plan, documento che forse sarebbe servito ben prima, ed è stato presentato il 24 gennaio. Con tutta la buona volontà, in una fase così delicata per il nostro Paese, da tanti punti di vista, è risultato impossibile trovare le garanzie pubbliche necessarie per la copertura degli 85 milioni di euro richiesti, relativi a un budget di 130 milioni. Questo era il significato della lettera di supporto alla candidatura che ho firmato in stretto coordinamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la quale il Governo richiamava l’esigenza di un ulteriore passaggio parlamentare per giungere alla formalizzazione di tutte le garanzie finanziarie richieste dalla World Athletics”. Queste le parole del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi sul ritiro della candidatura di Roma per ospitare i mondiali di atletica del 2027.

“A questo proposito, sorprende il tono di alcune figure istituzionali, a partire dall’assessore Onorato, che sul tema non ha mai manifestato il profilo economico dell’appoggio alla candidatura di Roma per i Mondiali del 2027; come si attende ancora, a 100 giorni dall’inizio degli Europei di atletica leggera, di sapere formalmente quale sarà il contributo di Roma Capitale per l’evento. Organizzare un grande avvenimento sportivo, se ben programmato e ben gestito, rappresenta motivo di soddisfazione sportiva, sociale ed economica, ma questo presuppone un metodo che deve essere quanto meno all’altezza degli impegni economici che devono essere assunti, soprattutto quando questi gravano esclusivamente sul Governo. Quando si tratta di garanzie per decine e decine di milioni di euro, non è più solo un tema sportivo, né un tema di presentazioni, filmati, discorsi, inaugurazioni e cerimonie, ma di gestione d’impresa, che merita le opportune cautele e valutazioni, e non solo approcci approssimativi ed emotivi”, ha concluso Abodi.

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