Avvocati, legittimo il divieto di terzo mandato consecutivo per i componenti dei consigli forensi

La Corte costituzionale si è pronunciata sul ricorso che era stato promosso dal Cnf. Il divieto, dice la Consulta, non viola il diritto di elettorato passivo degli iscritti, anche perchè comunque è consentita la ricandidabilità dopo un quadriennio di sosta

Toghe di magistrati appese in un ufficio del Tribunale di Roma in una immagine di archivio. ANSA / ALESSANDRO BIANCHI

Legittimo il divieto di terzo mandato consecutivo per i componenti dei consigli forensi.

La Corte costituzionale si è riunita oggi in camera di consiglio per discutere le questioni sollevate dal Consiglio nazionale forense (Cnf) sulla legittimità costituzionale del divieto del terzo mandato consecutivo dei componenti dei Consigli circondariali forensi, previsto dalla legge n. 113/2017.

«In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa della Corte fa sapere che al termine della discussione le questioni sono state dichiarate non fondate.

La Corte ha escluso che il divieto in questione – che comunque consente la ricandidabilità dopo un quadriennio di sosta – violi il diritto di elettorato passivo degli iscritti e ha considerato che la norma censurata realizza un ragionevole bilanciamento con le esigenze di rinnovamento e di parità nell’accesso alle cariche forensi.

La Corte ha, inoltre, ritenuto che la disposizione censurata non ha carattere retroattivo, come già affermato dalle sezioni unite della Corte di cassazione (sentenza n. 32.781/2018). La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.

 

italiaoggi.it

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