Basket: Boston riabbraccia le Finali Nba, una città in festa

Boston, 8 giu. – (Adnkronos) – Era dal 2010, dalla serie andata a 7 gare e persa contro gli odiati rivali dei Los Angeles Lakers, che Boston non ospitava più le finali Nba. E l’entusiasmo della città è alle stelle in particolare fuori, dentro e attorno al campo di casa dei Celtics. Stanotte, alle 2 ora italiana, si gioca gara-3 contro i Golden State Warriors con la serie in parità sull’1-1 e un’intera città scende in campo per arrivare al titolo numero 18. Su Staniford Street, la strada che poi diventa Causeway (ovvero l’indirizzo del TD Garden) è un continuo succedersi di banner con i protagonisti della grande cavalcata che ha portato i Celtics – a 12 anni dall’ultima finale, a 14 dall’ultimo titolo – di nuovo sul palcoscenico più prestigioso. Da Jayson Tatum, a Marcus Smart fino a Jaylen Brown.

Su Canal Street, invece, si va a rendere omaggio al Four’s, per anni autentico covo di tifosi biancoverdi (e non solo: qui si fermavano regolarmente le cheerleader della squadra, qualche dirigente, a volte qualche giocatore). Fatale la pandemia: sulla porta sono rimasti i fogli che notificano l’avvenuta chiusura. La notizia che ogni tifoso dei Celtics non avrebbe mai voluto sentire: la fine di un’era. Si arriva finalmente alla casa di Tatum & Co: è il momento di varcare la soglia del TD Garden ed entrare all’interno della casa dei Celtics.

Anche sulla porta degli ascensori si ricorda l’unicità del luogo: “Dove facciamo la storia”, c’è scritto, alludendo ai banner dei titoli di Bruins e Celtics, vinti in questa arena. Ritorna anche all’interno del TD Garden la parola d’ordine che fin dal primo giorno è stata scelta come grido di battaglia da Brad Stevens e coach Ime Udoka, il suo successore sulla panchina biancoverde. “Conta solo il titolo n°18. Forza Celtics”. E adesso mancano solo tre vittorie.

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