Bus su A16, testimoni: \”Tonfo poi lo schianto\”

 Così alcuni dei sopravvissuti alla strage di pellegrini sull’autostrada A16 hanno raccontato agli investigatori della Polstrada i momenti immediatamente precedenti allo schianto del bus. Le testimonianze dovranno essere confermate dalle perizie, già disposte dal procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo.L’ipotesi del guasto al motore – Queste parole sembrerebbero rafforzare la prima ipotesi di un guasto del mezzo prima dell’impatto con il guardrail, avanzata già lunedì da alcune fonti. Le indagini proseguono per capire l’esatta dinamica della tragedia. Lungo l’autostrada sono stati trovati alcuni pezzi di motore che andranno sottoposti a perizie tecniche per verificare se appartenessero al bus. Due elementi depongono a favore dell’ipotesi che fossero parti del mezzo: la testimonianza di una persona che era sull’autostrada e che avrebbe visto volare pezzi di motore del bus e le immagini della telecamere fisse dell’autostrada, dalle quali emergerebbe che prima dell’incidente il tratto di strada era sgombro da rottami.

Senza freni e senza motore – I pezzi ritrovati farebbero parte della trasmissione del motore e secondo i tecnici la rottura di questo elemento comporta uno stop al collegamento tra motore e ruote e, di conseguenza, l’impossibilità del motore di agire per frenare le ruote. Un albero di trasmissione rotto, spiegano i tecnici, agisce poi come una sorta di "elica impazzita", che potrebbe aver tranciato il tubo che porta l’aria che fa funzionare i freni. In circostanze come queste, l’autista si sarebbe dunque trovato allo stesso momento senza freni e senza freno motore.

Lo schianto a circa 100 km/h – L’impatto con il guard rail è avvenuto "presumibilmente" ad una velocità compresa tra i 100 e 110 km orari, ma prima dell’incidente la velocità tenuta dall’autista del bus era probabilmente nei limiti consentiti. Sarebbero queste le risultanze dei primi accertamenti degli inquirenti. Le verifiche avrebbero anche consentito di accertare con ragionevole certezza che il pezzo di trasmissione trovato sull’autostrada apparteneva effettivamente al bus.

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