Casa: Ance, quotazione in picchiata a Salerno

 Per rendersi conto dell'entità della contrazione basta fare riferimento alla media Campania che nel periodo 2013/2014, sempre nel perimetro dei comuni capoluogo, si è attestata al -0,2%. Trend negativo anche per Caserta (-3,4%); Benevento (-2,3%); Avellino (-0,3%). Ma non per Napoli, che con un +0,8% contiene la dinamica con il segno meno inerente i capoluoghi. Dinamica in discesa (nel 2014) per le quotazioni medie degli appartamenti anche nelle aree provinciali. Ma in questo caso il picco negativo più alto si è verificato nella provincia di Caserta (-5,7%). A seguire: Avellino (-3,1%); Napoli (-2,5%); Benevento (-2,3%) e Salerno (-1,8%). In questo caso la media-Campania ha evidenziato un -2,8%. I dati sono stati estrapolati dal Centro Studi Ance Salerno in base alle elaborazioni contenute nel "Rapporto Immobiliare 2015 – Il Settore Residenziale, dati regionali" dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate pubblicato il 2 luglio scorso . "Per quanto concerne il raffronto tra il comune capoluogo di Salerno con la sua provincia di riferimento va segnalato – evidenziano gli analisti del Centro Studi ANCE Salerno – che il valore degli immobili nel settore residenziale ha resistito maggiormente al calo delle quotazioni nelle aree al di fuori del perimetro urbano. Il confronto dei dati (-1,8% in provincia/-5,4% Salerno città) configura elementi tendenziali che riportano, molto probabilmente, ad un eccesso di offerta nella città di Salerno – anche in termini di qualità strutturale – rispetto alla configurazione della domanda predominante". "I dati contenuti nel rapporto Omi dell'Agenzia delle Entrate – ha dichiarato il presidente di ANCE Salerno Antonio Lombardi – ci pongono di fronte al problema del deprezzamento del valore del patrimonio immobiliare campano. Non solo le famiglie proprietarie di un appartamento si ritrovano colpite nell'entità principale della propria ricchezza, ma le stesse imprese subiscono un ulteriore e grave colpo rispetto ai loro assetti patrimoniali. Il calo delle quotazioni appare contenuto su base regionale, ma nei comuni capoluogo e nelle province di Salerno e di Caserta assume dimensioni rilevanti. È il segnale – ha continuato Lombardi – che la ripresa del mercato immobiliare, che pure sembra iniziare a consolidarsi, è dovuta prioritariamente alle maggiori opportunità di investimento a prezzi più contenuti che si aprono per le famiglie che sono state capaci di non erodere quote significative del loro risparmio negli anni della crisi". (ANSA).
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