Centrale a turbogas: documento di Altrabenevento al Ministero dell’Ambiente

 Sono stati invitati i rappresentati degli Enti tenuti a rilasciare il parere obbligatorio ed anche il Comune di Benevento, la Provincia, la Regione e l’Arpac, ma non è stata accolta la richiesta di partecipazione avanzata dalla associazione “Altrabenevento” che ha deciso di esprimere comunque la netta contrarietà alla realizzazione di quell’impianto con un proprio documento inviato via fax. Dopo aver ribadito la assoluta difformità urbanistica del sito scelto alla confluenza tra i fiumi Calore e Tammaro, Altrabenevento segnala che la Centrale Elettrica, per la stessa ammissione della società proponente, produce 1 milione e 120 mila  tonnellate all’anno  di CO2 (anidride carbonica) che si aggiungono alle 4.327 tonnellate all’anno già prodotte dalle aziende del posto. In tal modo la produzione totale di CO2 aumenterebbe di 300 volte quella attuale. Altrabenevento segnala ancora che dai dati ARPAC risulta lo sforamento dei limiti delle polveri PM10 per 100 giorni nell’anno 2008 e per 70 volte nell’anno 2009 ma la situazione si è aggravata agli inizi di quest’anno. Infatti, le Centraline hanno misurato in 48 giorni il superamento dei limiti per le Polveri Sottili  per 24 volte. Si immagini – conclude Altrabenevento – a quali livelli di inquinamento dell’aria si arriverà con la malaugurata costruzione della Centrale a Turbogas da 400 mega watt di potenza in zona caratterizzata da forte umidità dell’aria.

Sempre oggi, “Altrabenevento” ha inviato al Questore dott. Alberto Intini, una nota di protesta per il sequestro dello striscione apposto innanzi alla Villa Comunale.

“L’ho personalmente issato – scrive il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona – quando la Villa Comunale era già chiusa, senza creare interruzione di pubblico servizio, danni, turbativa o intralcio alla circolazione e rivendicando il gesto con un comunicato stampa su carta intestata e a mia firma. Il Comune non ha chiesto la rimozione immediata del telo e la DIGOS non ha sequestrato lo striscione.

Invece, nella notte la Squadra Mobile ha ordinato ai Vigili del Fuoco la rimozione del telo e fino a questo momento non ho ricevuto verbali di sequestro.

Possibile che qualche funzionario che ha evidentemente nostalgia per la vecchia Polizia Politica ritenendo che non si possa mai consentire alcuna critica agli amministratori, si sia arrogato il diritto di fare intervenire la Volante per effettuare un sequestro che la DIGOS non aveva voluto fare?  Possibile che si impegni la Squadra Mobile in piena notte per rimuovere uno striscione mentre la città è in balia dei furti nelle abitazioni? Con rammarico – conclude Corona -Le devo francamente dire che non è questa la Polizia con la quale, come associazione, abbiamo avuto modo di collaborare più volte negli ultimi cinque anni per la lotta alla criminalità e al malaffare.

Il presidente – Gabriele Corona

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