CON IL  SUCCESSO DI CAMPANIALLEVA TORNA L’IDEA DELL’ENTE FIERA .

E’ evidente che il clamoroso successo di Campaniaalleva non solo ha partorito l’idea di riproporre quella manifestazione ospitata nell’ex CECAS, ma anche indotto qualcuno a pensare ad un Ente Fiera.

Un’idea già proposta negli anni 80 dalla Camera di Commercio, presidente De Nigris, allorquando fu dato mandato all’arch.Aloia di approntare il progetto per la realizzazione della struttura.

Individuata anche l’area sulla quale costruire la sede dell’Ente Fiera di Benevento. Zona periferica all’imbocco, alla rotonda dei Pentri (allora non c’era) della strada per Pietrelcina. Sulla sinistra, dove  insiste tutt’ora una collinetta.

Quel progetto, come mille altri, non fu realizzato e dell’Ente fiera in pratica non se n’è più parlato.

Il successo della neo manifestazione CampaniAlleva ha riproposto questa idea, non peregrina e percorribile. L’area individuata all’epoca potrebbe ancora essere una idea , ma forse ce n’è un’altra che potrebbe essere ancora più appetibile, centrale e sulla quale forse potrebbe non incidere il fattore economico.

Si tratta di quell’area, alla rotonda dei Longobardi che, nell’affare Zamparini, sarebbe dovuta diventare parco archeologico.  Li insistono alcun manufatti che dovrebbero essere abbattuti, per la qualcosa vi sono sentenze passate in giudicato. L’operazione dovrebbe essere portata a termine dal Comune in danno, ma  esiste una problematica notevole per il recupero delle spese .

L’idea quindi potrebbe essere quella di recuperare quelle due strutture ed adibirle ad uffici Fiera e  per servizi vari e attrezzature di accoglienza.

L’area è raggiungibile facilmente, in zona esiste già un ampio parcheggio per il vicino Centro Commerciale.

L’area disponibile è di proprietà comunale e parte dalla rotonda dei Longobardi fino a quasi sotto Ponticelli.

Un’area che in questi ultimi decenni, ,tra l’altro, è servita per pascolo ovino. Potrebbe essere magari utilizzata anche come parco giochi allorquando non vi sono programmate fiere, ma comunque vivibile.

Alla fine c’è da ricordare che poco distante ci sono via XXV luglio e Viale Principe di Napoli. Erano i luoghi destinati, per decenni, come location per la Fiera di San Giuseppe. Lungo l’ex tabacchificio vi era l’esposizione degli animali, lungo il viale attrezzature più moderne per l’agricoltura.

Al di la di queste indicazioni è comunque necessario ed urgente recuperare quella vasta area, rendendola vivibile e non già pascolo, dandole un volto.

Geppino Presta

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