Conte: Dal 4 maggio riaperture e allentamento, ma non sarà ‘liberi tutti’

"Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, ma nella massima sicurezza", annuncia il premier. E avverte Zaia: "Non si può procedere in ordine sparso"

Il piano di riaperture che prenderà il via dal 4 maggio non sarà un piano da ‘liberi tutti’. Lo ribadisce il premier Giuseppe Conte in un’intervista a Repubblica. “Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide, restrizioni. Ho già anticipato che non sarà un ‘libera tutti’. Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio”, assicura Conte.

“Il piano di riaperture sarà illustrato “al più tardi all’inizio della settimana prossima. La condizione per riaprire sarà il rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza per i luoghi di lavoro, per le costruzioni e per le aziende di trasporto”.

 

“BAR E RISTORANTI NON RIAPRIRANNO SUBITO”

“Con il nuovo decreto annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervistato da ‘Repubblica’.

“Stiamo però lavorando – aggiunge- per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto. In ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza”.

 

“SONO DUE LE TASK FORCE, MA RESPONSABILITÀ POLITICA È MIA”

“Le accuse che mi arrivano dipendono dai giorni. A volte vengo descritto come troppo decisionista, altre volte come colui che ascolta troppo le opinioni altrui. Se non ti avvali del consiglio di esperti sei arrogante, se te ne avvali diventi pavido e indeciso. Ma la linea del governo è sempre stata chiara e univoca: gli scienziati e gli esperti hanno il compito di elaborare dati e informazioni e formulare suggerimenti. Le decisioni spettano al governo, e io per primo mi sono sempre assunto e sempre mi assumerò la responsabilità politica delle scelte adottate”, dice ancora Conte a Repubblica.

“Non si poteva pensare a un allentamento del lockdown nel pieno della fase acuta del contagio. Sarebbe stato irresponsabile. Quanto al numero delle task force, lo chiarisco una volta per tutte: in realtà sono solo due quelle che stanno offrendo suggerimenti destinati a orientare le decisioni del governo”, aggiunge il premier.

 

“PER GENITORI CONGEDO STRAORDINARIO E BONUS BABYSITTING”

“Nel decreto in preparazione saranno previste misure specifiche di sostegno per i genitori che hanno figli a casa: congedo straordinario e bonus babysitting”, dice Conte annunciando le misure che aiuteranno le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano a far fronte alla chiusura delle scuole.

“MASCHERINE AVRANNO PREZZO CALMIERATO”

“Per le mascherine introdurremo presto un prezzo calmierato, in modo da evitare speculazioni e abusi di mercato. Quanto alla riduzione dell’Iva, in realtà farò di tutto per pervenire al più presto alla completa eliminazione dell’Iva”, dice Conte a Repubblica a proposito dei ‘prezzi fuori controllo’ delle mascherine.

 

“IL VENETO? NON POSSIAMO PROCEDERE IN ORDINE SPARSO”

“Non possiamo procedere in ordine sparso”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista a Repubblica, a proposito del Veneto, che ha riaperto in anticipo molti settori, e del rischio che ognuno faccia a modo suo. “Non possiamo permettercelo – aggiunge il premier – perché il virus non conosce distinzioni territoriali e dobbiamo assolutamente prevenire una seconda ondata di contagi. Il piano nazionale che abbiamo messo a punto ci consente una ripresa ben strutturata, ragionata, senza concessione a improvvisazioni”.

“CREDENTI POTRANNO TORNARE AD ACCOSTARSI AI SACRAMENTI”

Ci saranno “nuove regole” per le cerimonie religiose. Lo annuncia il presidente del consiglio Giuseppe Conte in un’intervista a Repubblica. Conte rivela che sara’ restituita ai fedeli la possibilita’ di partecipare ai sacramenti. “Abbiamo sollecitato al comitato tecnico-scientifico – dice Conte- l’indicazione di nuove regole per le cerimonie religiose. Auspichiamo di poter venire incontro all’esigenza, fondamentale per i credenti, di accostarsi ai sacramenti”.

Conte confessa: “Una privazione che questa emergenza ci ha portato e che personalmente ho trovato particolarmente dolorosa è la rinuncia ai funerali che significano anche un ultimo gesto di raccoglimento e di affetto nei confronti delle persone care che ci lasciano”.

agenzia dire

 

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