Covid: atti inchiesta, ‘ritardi ministero Salute su Oms per tradurre testi dall’inglese’

Milano, 4 mar. (Adnkronos) – C’è un capitolo dedicato alle “Carenze nella gestione dell’emergenza da parte del Ministero della salute” tra le quasi 2500 pagine della chiusura inchiesta sulla prima fase della diffusione del Covid che hanno portato la procura di Bergamo a indagare una ventina di persone, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza.

In particolare, si elencano “i ritardi, le inadeguatezze, le inefficienze e le carenze ministeriali” e tra i vari punti sull'”insufficienza delle misure preventive adottate” si evidenzia come “la Direzione prevenzione del ministero della Salute non disponeva di personale in grado di tradurre correttamente dall’inglese all’italiano, atteso che i documenti da tradurre venivano inviati alla società ‘Networld srl’, con sede in Cagliari”. Questa circostanza, si legge, “potrebbe spiegare il perché di alcuni provvedimenti ministeriali sono stati adottati diversi giorni dopo la pubblicazione da parte di Oms (ci si riferisce, tra gli altri, all’alert del 5 gennaio 2020, diramato dal Ministero il 9 gennaio 2020, alla definizione di caso di Oms del 15 gennaio 2020 diramata il 22 gennaio 2020 e alla definizione di caso di Oms del 21 gennaio 2020, diramata dal Ministero il 27 gennaio 2020”.

Non solo: “il Ministero della salute non disponeva di un ufficio per le emergenze attivo h24 e questo concorre a spiegare i ritardi nell’inoltro alle Regioni delle raccomandazioni di Oms” e anche “per il servizio pubblico 1500 (numero verde, ndr), che ha il compito fondamentale di informazione verso i cittadini, il Ministero ha dimostrato, quantomeno, carenze organizzative e gestionali”. Dalla documentazione esaminata è pure emerso che “solo dal 4 marzo 2020” il Ministero ha approntato una prima ‘stima dei costi delle apparecchiature di ventilazione assistita per le terapie intensive e gli altri posti letto’, quando “solo in Lombardia vi erano già 1.820 casi, 73 deceduti e 209 persone in terapia intensiva”.

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