COVID: VIROLOGO PREGLIASCO, ‘SI’ TERZA DOSE A SANITARI, PERSA SERENITA’ INIZIALE

“Credo sia da prendere in  considerazione” la terza dose di vaccino anti-Covid.

“Anche un recente articolo della Pfizer evidenzia qualche defaillance dopo 6 mesi dal
vaccino e quindi bisogna pensarci, perché siamo, me compreso, verso la fine e comincia a vedersi anche personale sanitario, come altri  cittadini, positivo.

Quindi, situazioni che per certi versi inquietano rispetto all’operatività degli ospedali e delle strutture sanitarie”.

Lo dice all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente  dell’Università Statale di Milano, sull’ipotesi di un piano che possa  prevedere un ulteriore richiamo per le persone fragili, gli  immunodepressi e gli operatori sanitari vaccinati all’inizio.

“Io mi sono vaccinato il 27 dicembre, nel V-day – ricorda Pregliasco – e sono parte di uno studio di valutazione. Effettivamente i titoli  anticorpali si sono abbassati, almeno sul test di riferimento che  abbiamo usato per questo studio”.

Ma i parametri da valutare per  capire se si è protetti o meno sono diversi: “Ci sono gli anticorpi  neutralizzanti, c’è l’immunità cellulare – sottolinea il virologo –  Insomma, manca ancora una standardizzazione.

Ma quello che hanno visto è proprio l’inefficacia, cioè persone che si sono infettate”. Paura?
“Si è persa un po’ quella serenità che c’era all’inizio per la  vaccinazione, un senso di sollievo e maggior serenità”.

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