''Tra l'altro, nella sua risposta, non vi è traccia di valutazioni di carattere giudiziario; tantomeno le sue affermazioni possono essere interpretate come un cedimento rispetto ai valori garantisti. Personalmente, e semplicemente, leggo nelle parole di Francesca Pascale solo tanta amarezza per aver dovuto assistere, in uno dei momenti più drammatici della vita politica italiana (non solo di Berlusconi), a clamorosi addii in nome di un 'interesse superiore del Paese'. Strano, però, che questo 'supremo interesse superiore' sia stato subito messo da parte quando si è iniziato a discutere di una nuova legge elettorale (non gradita agli esponenti di Ncd) e si è paventata una crisi di governo…", argomenta la signora Mastella. "Dunque io non credo proprio che si possa imputare alla Pascale un'invasione di campo. Tutt'altro! Credo che si debba tenere conto della sua sofferenza, del dolore che ha provato di fronte a comportamenti e scelte discutibili se non inattese. Altro che parlare fuori le righe'', conclude. (ANSA).
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