**Europee: Schlein sfida Meloni a duello tv, ‘pronta a confronto nel merito’**

Roma, 16 dic. (Adnkronos) – All’assemblea nazionale Pd, seguita alle due giorni sull’Europa, agli Studios sulla Tiburtina Elly Schlein delinea tappe e percorso verso il voto di giugno per le europee. Ma l’applauso più sentito della platea, anzi una standing ovation, lo guadagna quando scandisce che lei il palco con “nostalgici del franchismo e fascismo” non lo divide. Il riferimento è a Santiago Abascal e il palco quello di Atreju. La segretaria Pd però non vuole passare per chi sfugge al confronto. Al contrario. Lo rilancia e sfida Giorgia Meloni a confronto “sui temi”. Dove? Dove e quando vuole, anche in televisione.

“Ho sempre detto che il confronto si fa nelle sedi opportune, in Parlamento. Detto questo, io sono sempre pronta a un confronto nel merito con lei, di persona. In televisione o in un altro luogo. Timore? Io non ho paura del confronto con lei su niente”, dice la segretaria ai cronisti. Quanto alla mancata partecipazione ad Atreju si dice sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta dopo aver visto l’invito a Santiago Abascal e dopo il caso Corsini. “Vorrei fosse chiaro che per la mia cultura politica non avrei potuto mai calcare il palco con un eversore che ha detto che Pedro Sanchez andrebbe appeso per i piedi, con Abascal. Con i nostalgici del franchismo e del fascismo, io il palco non lo divido. Io sono pronta al confronto con Giorgia Meloni quando vuole, ma non a casa o a casa nostra”.

E su Corsini: “Abbiamo pure appreso delle critiche fuori luogo di dirigenti Rai che non dovrebbero dichiararsi militanti alle feste di partito se vogliono dichiarare l’imparzialità del servizio pubblico. Non hanno nemmeno scelto la strada di un attacco politico, ma personale. Questa idea dell’andare lì a denigrare gli avversari politici per ingraziarsi chi comanda, la trovo molto distante dalla nostra cultura”. E conclude: “Devo dire che ci aspettavamo di sentire qualche idea uscire da questa loro festa di partito e invece niente… mi pare che da due giorni parlano del fatto che non sono andata. Evidentemente non hanno né idee né proposte”.

Schlein poi parla della due giorni del Forum Pd: “C’è stato un bel mix tra personalità come Prodi, Gentiloni, Letta e tanti giovani che sono intervenuti dal palco, ragazzi a cui appartiene il futuro dell’Europa”. E gli stessi ragazzi che hanno animato i tavoli tematici al Forum sull’Ue lo porteranno in giro per l’Italia. Sarà un “viaggio in Italia, per l’Europa che vogliamo. Faremo sei tappe, tanti quanti sono stati i tavoli che ieri hanno riempito queste sale. Saremo in sei diversi luoghi simbolo del Paese”. La prima tappa a Cassino a ottanta anni dai bombardamenti e sede il monastero dedicato a San Benedetto patrono d’Europa.

“Parte da qui -ha detto Schlein a conclusione della due giorni sull’Europa- un percorso di ascolto e condivisione per raccogliere le idee migliori della società civile, il Terzo settore, i mondi dell’economia e produttivi, gli amministratori, con chi crede in una Italia e una Europa diverse e migliori. E’ fondamentale ragionare insieme”.

Finito il percorso, poi cominciamo a parlare delle llste segretaria? Chiedono i cronisti. Schlein scherza: “Dopo la sesta tappa (la prima sarà a gennaio ndr) mi dovrò inventare qualcosa… Ma oggi già qualcosa ho detto”, aggiunge riferendosi alla relazione all’assemblea nazionale Pd in cui sul tema caldo delle liste ha delineando alcune linee di principio per la selezione delle candidature: niente premi di consolazione, nè bilancini tra le correnti è l’intenzione della segretaria. Per le europee “apriamoci, non accontentiamoci di noi stessi, non viviamo la costruzione delle liste come un premio di consolazione, di rivalsa interna, di bilancino delle correnti. Apriamoci alla società per attrarre le migliori energie e mischiarle con le competenze migliori che possiamo offrire come partito”.

ARTICOLI CORRELATI