Funaro e l’inchiesta sul sistema-Udeur «Abuso d’ufficio, indagato per concorso»

«Ho dato mandato ai miei legali di denunziare per diffamazione e lesione all’immagine la collega Rosaria Capacchione che con l’articolo citato informava i lettori de Il Mattino che per me era stato chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio e truffa nella nota inchiesta sul ”Sistema Udeur” attualmente all’esame del giudice per l’udienza preliminare. Nel suo capzioso articolo la Capacchione mi attribuisce intenzioni ed azioni da me mai compiute ma, soprattutto, asserisce il falso quando afferma ”indagato per abuso d’ufficio e truffa”. Non sono mai stato indagato per questi reati ma, solo per concorso in abuso d’ufficio. La differenza è sostanziale sia sul piano penale che morale. Un’accusa che comunque ritengo poggi su un fatto assolutamente inesistente, così come ho tentato di chiarire al pm nel corso di un interrogatorio da me richiesto e svoltosi il 2 dicembre dello scorso anno». Risponde Rosaria Capacchione Non rispondo alle offese di Pietro Funaro. Sarà il giudice delle indagini preliminari a decidere sulla richiesta del Pm di rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio in relazione alla nomina di direttore della rivista dell’Arpac. Quanto alla testimonianza resa nel programma Porta a Porta senza rivelare la sua veste di indagato nel procedimento sul così detto «sistema Udeur», confermo punto per punto quanto scritto e le valutazioni conseguenti.

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