Giustizia: Conte, ‘governo realizza proposte capo P2, obiettivo indebolirla’

Roma, 4 apr. (Adnkronos) – “Il Governo Meloni sta fallendo molti punti del programma proposto agli elettori, ma in compenso sta realizzando le proposte del capo della P2, Licio Gelli. Mi riferisco, in particolare, al test psicoattitudinale per i magistrati. Perché Meloni e soci lo giudicano così importante? Non certo per tutelare i cittadini. Il vero obiettivo è delegittimare la figura del magistrato e poi asservire il potere giudiziario alla politica, minandone l’autonomia e l’indipendenza”. Lo scrive in un lungo post su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte.

“Domenica in un’intervista avevo già ricordato che nel 2004 le società scientifiche di psicoanalisi e psicoterapia lanciarono un appello che contestava l’utilità di questa tipologia di test e il rischio di subordinare i magistrati all’ordinamento politico di turno. Ieri il Presidente della Società psicoanalitica italiana Thanopulos – in un articolo che vi invito a leggere nei commenti – ha rimarcato che il test “è inopportuno sul piano del funzionamento democratico delle Istituzioni e inappropriato sul piano psicologico”. La realtà – per Conte – è che questo Governo è insofferente ai controlli e mira a indebolire il fondamento democratico della giustizia per piegare le funzioni giurisdizionali alle convenienze dei potenti di turno, lasciando che i rigori della legge si abbattano solo sui cittadini comuni”.

“Hanno messo in fila una serie di provvedimenti che indeboliscono la lotta a mafie e corruzione – accusa l’ex premier -. Hanno fatto un bel regalo a corrotti e corruttori che non collaborano con la giustizia, restituendo loro i benefici penitenziari, persino in caso di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Hanno reso più conveniente l’omertà rispetto alla collaborazione con la giustizia, indebolendo così uno strumento investigativo fondamentale. Hanno indebolito le intercettazioni, con diversi interventi mirati dentro vari decreti legge, oltre ad averle demonizzate in tutti i modi. Con una norma del partito di Giorgia Meloni hanno addirittura tentato di dare incarichi negli enti locali ai condannati per corruzione, prima che li prendessimo con le mani nella marmellata. Stanno abolendo il reato di abuso d’ufficio, uno degli strumenti della cassetta degli attrezzi con cui le mafie infiltrano le pubbliche amministrazioni e mettono le mani sui fondi pubblici”, conclude.

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