IL “II Festival della Canzone” – BUONE LE CANZONI MA INADEGUATI I CANTANTI. A cura del M°Enrico Salzano

LA MUSICA A BENEVENTO: I PROTAGONISTI
Rubrica ideata e curata dal Maestro Enrico Salzano, critico e storico musicale

“Si sono rotti i Platters / E ora che si fa? / La vita senza i Platters
Che mai diventerà? / Ma ditemi chi è stato, quel disgraziato
Ma guarda un po’ che guaio ha combinato / Pur l’amore mio, m’ha detto addio
Se n’è fuggita lontano mai più tornerà…”

Dietro le quinte i cantanti aspettavano il loro turno, dando l’ultimo tocco al papillon, mentre le donne si stringevano per evidenziare il vitino di vespa. C’era anche chi ripassava il testo della canzone in gara e chi amoreggiava con il pianista e chi con il fotografo.
“Adesso basta!! Farò interrompere la manifestazione…immediatamente!!”
Minacciò il funzionario di turno, spalancando la porta dell’ultimo camerino del Teatro Massimo, sorprendendo così le coppie. Povero Edoardo Caselli, al quale non bastò un solo fazzoletto per asciugarsi il sudore e riportare la pace agli spiriti colpiti dal “Virus Cupidi”.
Caselli presentò, un bel po’ turbato, “Canzone mia” di Sica-Somma per la voce di Beniamino (Mino) Reitano, proponendosi ottimisticamente per il prosieguo. Ma lo spettacolo vero, si dice, si svolge nel retroscena. E così fu. “Rita Pastonchi è impegnata a Fiuggi!! Chi interpreterà “Fenestèlla ‘e Marechiaro”?!”
Ancora una jattura calò sul conduttore-regista-organizzatore del “II Festival della Canzone” del 7 – 8 maggio del ‘62. Subito dopo però Caselli si rianimò, allorchè Alfredo Salzano senior propose per la sua composizione, su versi di Antonio Esposito, il vocalist Andrea Principe. Ma il sollievo non durò poiché mancavano anche le “Vallette di Battipaglia” e all’ultimo momento persino …il notaio non si trovava!
Tanto documentato da “Il Tempo” del 10 Maggio 1962: “…nel backstage aumentava a dismisura la confusione per le operazioni di voto. Un vero e proprio mercato della compravendita”…”Si lodano le composizioni e si accusa la mancanza di un’organizzazione davvero valida…”
Presenti per il “Roma” il dott.Aldo Gambatesa e per “Il Mattino” l’avv.Luigi Vessichelli. Infine, gli organizzatori con il regista e i soliti maneggioni diedero vita ai consueti litigi: chi urlava, chi chiedeva spiegazioni, chi protestava, chi reclamava la presenza della forza pubblica.
Vinse, per la cronaca il “II Festival della Canzone” una sognante melodia, “Luna ‘ nfosa” di Oropallo-Barile seguita da “Mio caro Michele” degli stessi autori. L’annuncio fu accolto da una bordata di fischi, mentre crescenti e prolungati applausi per “Fenèstella ‘e Marechiaro” (A.Esposito-A.Salzano), “Serenata antica” (E.De Rimini-Bove) e “Luna ‘e primavera” (D’Aronzo-Russo), classificatesi rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto.
Sempre per la cronaca i giornali riportarono anche: “La nostra meraviglia è incomprensibile, perché i migliori cantanti si sono dimostrati proprio Andrea Principe, Gino Mercurio, Annamaria Pennella e Nadia Di Ceglie.
Forse fattori estranei (prescelti da un discutibile sistema di votazione) hanno favorito quelle manovre che gli intenditori di politica definiscono di corridoio. Apprezzati, nel fuori-programma, l’attesissimo Mario Abbate con il pianista Antonio Esposito e il rinnovato complesso “The Marines” dei fratelli Pino, piano ed Enrico Salzano, batteria”. Notati da un pubblico amante del genere i cantautori, Riz Varchione, Antonio Magnotta e Gino Mercurio. Ricreativo l’attore Guido Follo, comico-trasformista noto per aver partecipato a numerosissime serate anche fuori dalle ristrette mura cittadine.
Tutto questo ma tant’altro accadde nel backstage del “II Festival della Canzone”.

Ma ditemi chi è stato, quel disgraziato / Ma guarda un po’ che guaio m’ha combinato
Pur l’amore mio, mi ha detto addio / Se n’è fuggita lontano mai più tornerà…
Si sono rotti i Platters

Enrico Salzano
*Omaggio ai buoni del festival

VIETATA LA RIPRODUZIONE – ANCHE PARZIALE

ARTICOLI CORRELATI