Immigrati, Pasquale Basile: indifferente il mondo politico ed istituzionale della nostra comunità.

I richiedenti asilo non votano e per questo, soprattutto in fase pre – elettorale, non è fonte di interesse per le forze politiche locali tutte prese nel commentare gli ultimi sondaggi come se fossero quest’ultimi ad essere determinanti per migliorare le condizioni di vita della nostra città. Certo sarebbe bello capire se le forze politiche comprese quelle che nell’immaginario collettivo detengono il copy right del cambiamento come il M5s, avessero un’idea rispetto al funzionamento di tali centri ma soprattutto  avessero un’idea su come praticare un’accoglienza degna di questo nome nei confronti di persone che piaccia o non piaccia diventeranno  membri della nostra comunità. Le lotte dei rifugiati di questi giorni danno alla nostra città una grande lezione di civiltà e dignità perché in primo luogo svelano un primo grande inganno che è quello dei 35 euro al giorno che, secondo una credenza errata e diffusa strumentalmente, i richiedenti asilo prenderebbero. I 35 euro al giorno vanno invece ai centri che gestiscono l’accoglienza di queste persone, accoglienza che in gran parte dei casi non è finalizzata ad una vera integrazione. I rifugiati vengono ammassati in tanti in casermoni lontani dai centri abitati, senza alcuna prospettiva, senza mediatori culturali, senza documenti,  senza alcuna assistenza legale, abbandonati a se stessi a vagare lungo le arterie che collegano le periferie e le contrade preso il centro cittadino. Bene ha fatto la Cgil,  in maniera solitaria e con coraggio, a mostrare alla città quello che accade in questi centri e soprattutto ad interpellare il Prefetto che nella gestione di tali strutture gioca un ruolo decisionale centrale in concerto con le istituzioni locali. La Prefettura di Benevento deve farsi carico delle sue responsabilità in materia di accoglienza e integrazione e soprattutto in merito all’accesso ai documenti per favorire la libera circolazione dei rifugiati.

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