IN POSSESSO DI BANCONOTE FALSE, VIENE ARRESTO DAI CARABINIERI

Era da parecchio tempo che gli investigatori tenevano sotto controllo il Masone, peraltro già noto per alcuni precedenti di polizia, oltre che segnalato anche per reati specifici e da alcuni giorni avevano predisposto una serie di mirati servizi di osservazione nei pressi della sua abitazione, al fine di controllarne i movimenti e le frequentazioni.

Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, avendo acquisito inconfutabili elementi che lo stesso celasse nella sua abitazione di San Giorgio del Sannio del danaro falso, i Carabinieri decidevano di entrare in azione per una perquisizione personale e domiciliare.

Ma il Masone, probabilmente, accortosi della presenza dei militari, prima di aprirli, si portava su un balcone posto sul retro della casa e dallo stesso lanciava un sacchetto di tela, che a sua insaputa però veniva raccolto da un altro Carabiniere che in quel momento si trovava appostato all’esterno della casa e che non era entrato in azione con i colleghi.

Ispezionato il sacchetto ed avvertiti i colleghi del suo contenuto, gli investigatori si portavano comunque all’interno dell’abitazione per contestare al Masone gli addebiti e per procedere in ogni caso ad un’accurata perquisizione personale e dell’abitazione, nel corso della quale i militari rinvenivano anche un assegno postale con firma non leggibile di cui il Masone non sapeva giustificarne il possesso. Al termine delle operazioni il Masone, che comunque tentava contestare gli addebiti negando di aver mai lanciato dal balcone di casa alcunchè, non essendosi accorto della presenza dei Carabinieri al di fuori della sua abitazione, veniva condotto presso gli uffici di via Meomartini per il vaglio della sue responsabilità ed a conclusione degli accertamenti dichiarato in stato di arresto ai sensi dell’art. 453 del C.P. per possesso ai fini della spendita e spaccio di 57 banconote contraffatte, avendo tutte la stessa combinazione alfanumerica, del taglio di 50 euro ciascuna per un valore complessivo di 2.850 euro. Nella stessa serata veniva quindi associato alla Casa Circondariale di Capodimonte a disposizione del Sostituto Procuratore di turno dott.ssa Amalia Capitanio.

Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

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