Inaugurato il MUSA: Museo della tecnologia e delle macchine agricole..

Il famoso attore, figlio di Peppino e nipote di Eduardo, presente alla cerimonia, ha voluto ringraziare per la nomina e omaggiare il pubblico presente declamando tre poesie: una di Rocco Scotellaro, una di suo padre, mentre l’ultima era proprio sua. La direzione artistica del MUSA, ultima realizzazione della Provincia, inaugurata nel quadro di una iniziativa protocollare che ha visto la partecipazione die presidenti emeriti di Coldiretti e Confagricoltura Lobianco e Diana, sarà naturalmente improntata a dare spazio particolare a rappresentazioni teatrali su temi agricoli. Infatti, il nuovo Museo, che sorge su un’area di 10.000 metri quadri, dispone anche di un’Arena all’aperto con 400 posti a sedere, luogo ideale, nelle sere d’estate, per godere il panorama e buoni testi. E’ nel carattere del MUSA, del resto, la pluridisciplinarietà: l’inaugurazione è stata preceduta da una sorta di passaggio di consegne tra una delle prime macchine agricole, Locomobile a vapore del 1889 della Ditta americana CASE, perfettamente funzionante, ed i veicoli ad idrogeno che la Provincia sta producendo e sperimentando: l’idrogeno, peraltro, viene prodotto da cellule fotovoltaiche installate sui tetti del MUSA e distribuito mediante un apposito erogatore. Dunque, il MUSA è un polo che guarda al passato della vita nelle campagne, con la ricostruzione (anche virtuale, opera di Paco Lanciano) di numerose scene ed ambienti del momento di passaggio dalla trazione animale a quella meccanica e con l’esposizione di affascinanti trattori d’epoca; ma guarda anche al futuro con la ricerca sulle nuove fonti energetiche. Alla cerimonia inaugurale erano presenti numerose Autorità: il Ministro di grazia e giustizia Clemente Mastella, il prefetto Giuseppe Urbano, il Questore Biagio Ciaramella, il presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo, il consigliere regionale Fernando Errico, il sindaco di Benevento Fausto Pepe. Nel corso della cerimonia, moderata da Luciano Lombardi, sono stati consegnati i Premi MUSA a personalità di spicco del mondo accademico e della ricerca in materia di agricoltura: i professori Carlo Cupo, Ernesto Pugliese, Giovanni Mottura; il presidente dell’Enoteca di Siena on.le Flavio Tattarini, gli alti funzionari dello Stato e della regione Vincenzo Pilo e Antonio Falessi, nonché uno dei massimi dirigenti della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite che lotta la fame nel mondo, lo spagnolo Josè Esquina-Alcazar. Consegnati due Premi alla memoria di Luigi Noviello, un contadino che lottava per la terra, e di Giuseppe Capobianco, lo storico che ne rievocò la tragica storia.

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