L’interprete L. I. S. campi di applicazione, ruolo e funzioni .

Questo uno degli obiettivi dell’iniziativa del convegno organizzato da La Scuola la Tecnica di Benevento. Vi sono , ad esempio , laureati presso l’Università del Sannio di Benevento che grazie alla L. I. S sono riusciti a portare a termine brillantemente il proprio percorso formativo. E’ uno dei possibili esempi delle applicazione di questo tipo di tecnica professionalità. Non a caso , il responsabile de La Scuola La Tecnica di Benevento, organizzatore dei lavori Bruno Lorenzo Ascione, a questo riguardo ha dichiarato: ´ Ë necessario portare all’attenzione anche degli amministratori locali , il problema del profilo professionale e della formazione del professionisti del linguaggio dei segni. In questo senso per quella che Ë la nostra esperienza possiamo affermare – ha proseguito Ascione – che esiste un grave deficit formativo su tutto il territorio nazionale. Benevento si candida ad essere un centro rilevante in rapporto a temi come la formazione dell’interprete L. I. S.ª. Sino agli inizi degli anni 80 questa figura non era professionale , il ruolo era di volta in volta espletato da familiari , amici , religiosi che naturalmente si “ingegnavano”, con grande buona volont‡ per supplire al deficit formativo. Finalmente , nel 1988 una risoluzione del Parlamento europeo determina la nascita di una figura che richiede una specifica formazione. E’ ovvio che se gli Enti locali e gli istituti di formazione non si attivano, quello dell’interprete L. I. S. Ë destinato a restare, per tutte le possibili sue applicazioni, una figura prevista dal legislatore , in realt‡ poi solo sulla carta. L’interprete Ë la persona abilitata a tradurre, in tempo reale, dalla lingua parlata alla lingua dei segni e viceversa. Non sfugge a nessuno che esistono due campi di applicazione molto estesi e delicati che richiedono un alto numero di interpreti per garantire ai non udenti le stesse possibilit‡ di chiunque altro, si tratta del mondo delle scuola e di quello del lavoro. La normativa in materia, troppo spesso, resta ancora sulla carta. E’ chiaro che un tassello fondamentale , per una corretta e concreta applicazione della legge, Ë rappresentato da una adeguata formazione del personale ed anche da un monitoraggio attento e costante delle esigenze del territorio. Il convegno di mercoledÏ 22 aprile ore 1O.OO Biblioteca Provinciale di Benevento, mira , dunque, all’approfondimento di questi temi. L’iniziativa si colloca nell’ambito della XI edizione de la Settimana della Cultura Scientifica e della Creativit‡ Studentesca. Inoltre, vuole rappresentare anche l’occasione per far e il punto con tutti gli “attori” protagonisti di questa formidabile sfida dei nostri giorni. Una sfida che puÚ e deve essere vinta da un tessuto sociale come quello del territorio della provincia di Benevento che ha potenzialit‡ per garantire livelli di risposta efficienti a queste problematiche. Nell’ambito dei lavori sarà garantito il servizio di interpretariato.Sono previsti gli interventi di : Sindaco di Benevento Fausto Pepe; Don Nicola De Blasio – Parroco S. Modesto; Tartaglia Polcino Emilia – Coordinatore Provveditore agli Studi Benevento; Bruno Lorenzo Ascione – Responsabile Scuola La Tecnica; Masone Maria Immacolata – Docente; Barbarisi Luciano Presidente ANIMU Campania; Marano Maria Rosaria interprete L. I. S. TG3 RAI, presidente cooperativa Cilis; Mariella Riccio – Universit‡ del Sannio Facolt‡ di Ingegneria; De Luca Lucia – Scuola La Tecnica esperta nei processi formativi; Assessore Luigi Scarinzi Comune di Benevento; Mancini Angelo – Dirigente sistemi di Staff; Nicola Cicchella pediatra Presidente Ass. Beneslan; Luigi Velleca Dirigente Provincia di Benevento; Angelo Iacoviello presidente C.e.s.vo.b.;Patrizio Mazza – moderatore.

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