Lombardia: ong ‘The good lobby’ a candidati presidenza, ‘serve registro trasparenza’

Milano, 3 feb. (Adnkronos) – Un appello ai candidati presidenti della Lombardia per implementare il registro della trasparenza e le agende degli incontri con i portatori d’interessi, con l’obiettivo di prevenire scandali come il Qatargate, che possono intaccare i fondi del Pnrr che gli enti regionali stanno già investendo nei propri territori. E’ quello lanciato da ‘The good lobby’, organizzazione non profit costituita da cittadini che attraverso la loro attività puntano a fare pressione su politici, funzionari e chiunque abbia incarichi di potere per difendere gli interessi della collettività e i diritti dei più deboli ed emarginati.

“In attesa di una legge nazionale sul lobbying, che tarda ad arrivare nonostante le principali istituzioni internazionali la raccomandino da anni al governo italiano, nel corso degli anni sette regioni italiane si sono dotate di una propria regolamentazione, anche se quasi tutte sono rimaste sulla carta senza essere rese effettive oppure senza una corretta applicazione -spiegano in una nota i cittadini-lobbisti-. Tra queste c’è la Regione Lombardia che ha approvato una legge sul lobbying nel 2016 e dispone di un ‘registro della trasparenza’. Un registro che, però, che ha evidenti buchi perché risultano iscritti meno di 90 portatori d’interessi, un numero davvero esiguo considerato che la Lombardia governa oltre 10 milioni di abitanti e ha competenze su materie importanti come la sanità e l’ambiente”. E dunque, “la limitatezza dei dati pubblicati lascia pensare che il registro non venga effettivamente usato”.

La normativa, inoltre, “non prevede le agende degli incontri che i membri della Giunta dovrebbero pubblicare per tener traccia dei portatori d’interessi incontrati e nemmeno regole per impedire il fenomeno delle porte girevoli fra politica e affari”. Ecco perché “ai candidati alla presidenza della Regione Lombardia chiediamo di migliorare la normativa sulla rappresentanza d’interessi implementando una piattaforma semplificata per i cittadini per consultare efficacemente il Registro della trasparenza; le agende degli incontri con i portatori d’interessi; informazioni più precise su chi svolge attività di lobbying, come le risorse economiche dedicate; un sistema di controlli in capo ad un ente terzo e di sanzioni efficaci e un periodo di raffreddamento di 2 anni per i membri della Giunta regionale che intendono svolgere attività di rappresentanza di interessi una volta concluso il loro mandato”.

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