M5S:\”DIMISSIONI DI PEPE E MOSCHELLA\”

Per anni ci sono stati evidentemente controlli superficiali sulla qualità dei prodotti erogati, quando la cosa è stata denunziata la si è sottovalutata e, con spirito italico, si è mirato a giungere senza danni alla scadenza naturale del contratto con la “Ristorò”, prevista per il maggio di quest’anno. È inaudito che l’Amministrazione di questa città abbia prima non visto, poi tollerato che si giocasse sulla salute dei bambini, solo, alla fine, messa alle strette, prendendo blandi provvedimenti che dovevano, cautelativamente, essere presi già diversi mesi fa. Anche tale decisione è stata presa con la superficialità ed il disprezzo verso il ruolo istituzionale rivestito e verso i cittadini che da sempre contraddistingue l'Amministrazione Pepe. Il risultato è quello di aver lasciato senza copertura un servizio fondamentale con una nota a mezzo stampa redatta velocemente dopo una conferenza. Per quanto tempo i bambini dovranno mangiare panini? Per quanto tempo i genitori dovranno riorganizzare le proprie giornate per incapacità altrui? Non basta, inoltre, dissociarsi dalle parole del dirigente della Polizia Municipale, Giuseppe Moschella, che ha utilizzato toni intimidatori nei confronti del giornalista del «Corriere» che svolgeva il suo sacrosanto lavoro di informare senza essere teleguidato. Non immune da responsabilità la Commissione che avrebbe dovuto vigilare sul rispetto del capitolato d’appalto da parte della “Ristorò” in merito alla qualità dei cibi, all’igiene delle cucine et cetera. Per tutti questi motivi, il M5S chiede le IMMEDITATE dimissioni: – del Sindaco Pepe per un’evidente incapacità di controllare i controllori (da lui stesso nominati) e per l’enorme danno arrecato alle famiglie con la sospensione “sine die” del servizio mensa, costringendo i Dirigenti Scolastici a soluzioni d’emergenza che non potranno non ripercuotersi sulla salute e sul rendimento scolastico dei bambini; – di Giuseppe Moschella, scelto dal Sindaco, perché Benevento non debba vergognarsi di un ufficiale che non solo non è in grado di vigilare adeguatamente (forte con i deboli e debole con i forti) ma che non conosce neanche l’abc delle libertà civili, tra cui quella di informare e di essere informati; – dei membri politici della Commissione di controllo, per incapacità e conflitto d’interessi. Sarà la Magistratura ad accertare rilievi penali della vicenda. Politicamente Fausto Pepe esce ulteriormente screditato da questa vicenda. Malgrado la sua parabola politica sia giunta alla fine, tra una candidatura alle Regionali saltata e una pasta e ceci di pessima fattura, Benevento non può tollerare oltre un sedicente “primo cittadino” che non si cura della salute dei più piccoli dei propri cittadini. Sabato due dossier, relativi all’indecorosa vicenda della mensa e allo scandalo Malies, saranno consegnati a Roberto Fico, presente in città per la presentazione dei candidati sanniti del M5S alle elezioni regionali.

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