IL MATTINO: Giunta e Consiglio: solo in 18 senza morosità. oltre metà dei 42 inquilini di palazzo Mosti è potenzialmente incompatibile

Per chi non si mette in regola è prevista persino la decadenza dalla carica. Così scrive IL MATTINO del 17 Febbraio 2017. La tagliola può scattare per sindaco, assessori e consiglieri del Comune di Benevento: la Segreteria Generale, in collaborazione con l’Ufficio tributi, sta procedendo, infatti, ad una ricognizione delle posizioni degli amministratori relativamente al- la presenza o meno di motivi di incompatibilità derivanti da eventuali debiti liquidi ed esigibili per imposte, tasse e tributi. Al momento, fanno sapere da palazzo Mosti, sono emerse alcune posizioni riconduci- bili all’ipotesi prevista dall’art. 63 del Testo Unico Enti Locali ma, sulle stesse, è in corso un’ulteriore verifi- ca in quanto in alcuni casi i dati non risultano essere aggiornati. Ad esempio, Gino De Nigris risulta non aver pagato 184 euro per una multa ma, l’altro ieri, ha saldato quella che era la parte rimanente che non aveva po- tuto versare alla Soget. Quindi, pur figurando ancora nell’elenco dei morosi, è di fatto in regola. O, come Giuliana Saginario, che risulta avere pendenze tributarie per tre avvisi di accertamento Tarsu per un totale di 1.477 euro oltre aggi, spese e interessi riscossione coattiva ed, invece, l’inadempiente non è lei bensì un’anonima. Giusto, quindi, che sia stato precisata la necessità di aggior- nare alcuni dati. Fra i 42 inquilini di palazzo Mosti non sono in tanti ad uscire indenni dalla suddetta verifica, che riguardano, a volte per mera dimenticanza, il mancato pagamento di multe, ma in parecchie altre la situazione è molto più gravosa, so- prattutto per le pendenze tributarie.

Sempre IL MATTINO scrive che non risultano debiti fiscali a carico del sindaco Mastella, la vice Erminia Mazzoni, gli assessori Luigi Ambrosone e Vincenzo Russi, i consiglieri Marcellino Aversano, Patrizia Callaro, Gino De Minico, Gino De Nigris, Delia Delli Carri, Floriana Fioretti, Anna Orlando, Renato Pa- rente, Fausto Pepe, Angela Russo,Annarita Russo, Nicola Sguera, Annalisa Tomaciello e Giovanni Zanone.

Ricordiamo che incappa nelle maglie dell’articolo 63 del Tuel, risultando incompatibile, colui che, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell’avviso. Il procedimento di contestazione della causa d’incompatibilità viene effettuato tramite contestazione da parte del Consiglio, dopodiché l’amministratore ha dieci giorni per formulare osservazioni o per eliminare la causa d’incompatibilità. Che non scatta, però, senza una cartella di pagamento notificata e impugnata (o impugnata con esito negativo per il contribuente), come stabilito da sen- tenza della Cassazione del maggio 2015.

In base alle verifiche effettuate, comunque, il primatista in fatto di situazioni pendenti risulterebbe Antonio Puzio sempre per la Tarsu ma pure per Ici ed Imu. Per la Tarsu sa-

rebbe tra i debitori pure Antonio Ca- puano, da chiarire la situazione da parte di Molly Chiusolo; accerta- mento Tarsu 2011 pure per Francesco De Pierro (258 euro), mentre Raf- faele Del Vecchio non è stato ancora sollecitato per la Tari 2014 (301 euro). Accertamento Tarsu pure per Italo Di Dio (800 euro) e Marianna Farese per la quale è in corso la notifica dell’ingiunzione di 490 euro Tarsu 2009 ed altri solleciti di pagamento sempre come tassa rifiuti; simile la situazione di Angelo Feleppa per 368 euro. Un bel gruzzoletto – 7.632 euro -, sempre per la Tarsu, dovrebbe versare Mimmo Franzese, mentre Enzo Lauro è interessato da un avviso di accertamento. Poco più di 4.000 euro dovrebbe corrispondere Luca Paglia, per lo studio medico Pina Pedà deve 604 euro. Detto di Pu- zio, primatista per oltre 50 mila euro di pendenze, oltre 1.000 euro è l’accertamento Tarsu riguardante Gio- vanni Quarantiello, mentre l’asses- sore Reale dovrebbe sborsare sui 20 mila euro, messa in mora per 500 euro a carico di Nanni Russo ma alla Tarsu è iscritta la madre, oltre 3 mila euro è la mancata Tarsu di Luigi Scarinzi, avviso pure per Vincenzo Sguera per l’importo di 600 euro, omessa dichiarazione per Maria Letizia Varricchio.

In quanto ai componenti della giunta, manca un versamento di 410 euro per Amina Ingaldi, oltre 11 mila euro il Comune chiede a Patri- zia Maio, sollecito di pagamento per Mario Pasquariello con tributo ver- sato a gennaio mentre per Tares 2013 (725,00) e Tari 2014 (1.105) non vi è ancora la messa in mora, così come non c’è ancora per 101 euro di Oberdan Picucci.

Il quadro viene completato dalle multe elevate dalla polizia municipale: riguardano Scarinzi, Vincenzo Sguera, Varricchio, Di Dio, Franzese, Paglia e Ambrosone; inviate a ruolo quelle per De Nigris (che ha risolto), De Pierro per circa 1.000 euro complessivi, Paglia, ancora Scarinzi, Nanni Russo, Reale e Vincenzo Sguera.

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